Diceva il Maestro Morricone che nell’amore, come nell’arte, “la costanza è tutto”. Ecco, se c’è una costante in questi dieci anni quasi di storia americana è che dopo appena pochi mesi qualsiasi allenatore sembra improvvisamente invecchiato, spento, stanco. Fonseca non fa eccezione. Le tre sconfitte in una settimana, oltre a tutti i risultati negativi di questo 2020, hanno lasciato il segno. Nell’aspetto e nelle dichiarazioni. Perché il tecnico dice una cosa e si contraddice, a parole e nei fatti, pochi giorni dopo. Come prima di lui Di Francesco, Garcia e Spalletti, tanto per citarne alcuni. L’unico sempre coerente è stato Ranieri: facile, sapeva di andar via.
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