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Ranieri pre Roma-Fiorentina: “Restare sarebbe un errore. Aiuterò il nuovo allenatore”

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Le parole del mister: "Nulla mi farà cambiare idea sul mio futuro, è per il bene della Roma. Non abbiamo pressioni per la Champions, saranno decisivi gli episodi e la freschezza. Stadio? In Italia c'è troppa burocrazia, è una vergogna"
Redazione

La conferenza stampa di Claudio Ranieri a due giorni dal match contro la Fiorentina in programma domenica 4 maggio alle ore 18. I giallorossi dopo la vittoria di Milano contro l'Inter vogliono continuare a sognare la Champions League. Quasi tutti il gruppo a disposizione del mister che recupera anche Saud e Nelsson. Out ovviamente Paulo Dybala che tornerà a disposizione per la prossima stagione.

RANIERI IN CONFERENZA STAMPA 

Come sta la squadra? Koné? "La squadra sta bene tranne Dybala. Nelsson e Saud recuperati. Koné è un giocatore universale, può ricoprire più ruoli. Con la Francia gioca nei due mediani. È un giocatore che si sa adattare, può essere sia un box to box che un mediano davanti alla difesa".

Quale elemento può essere decisivo per la corsa Champions? "Dipende dalla freschezza e dagli episodi che arrivano. Chi sta meglio fisicamente ha un vantaggio. Non mi piace promettere, ma sono una persona ambiziosa. Vedremo cosa avremo fatto senza rimpianti. Senza pensare a cosa poteva essere. I punti in classifica li porta la concentrazione. La Fiorentina ha perso solo ieri sera nelle ultime 10 partite. Ha battuto la Juve 3-0. Può andare in finale di Conference. È una squadra che ha buonissimi giocatori, grande qualità. Dovremo fare una super partita" .

Dovbyk è un centravanti da migliorare o un acquisto sbagliato?"Io ci credo, ha fatto notevoli progressi e ha ancora tanto da migliorare. Non è un acqusisto sbagliato. Abbiamo preso il capocannoniere della scorsa Liga. C'è chi si adatta prima e chi dopo. Voi ricordate Dzeko il primo anno. Lui ha portato tanti punti importanti e come primo anno è positivo. Deve migliorare sicuramente".

È un incedibile di questa Roma?“Non mi piace parlare di queste cose. Voglio parlare di quello che possiamo raggiungere. Non vogliamo distarci dall’oggi. Quello che avverrà dopo sono altre considerazioni”

L'eventualità di giocare la Champions potrebbe farla cambiare idea? "No, nulla mi farà cambiare idea. Amo la mia squadra. Sarebbe uno sbaglio per la Roma. Verrà un nuovo allenatore. Io lo aiuterò in tutto quello che vorrà chiedermi. La Champions come Leicester? Più di Leicester non c'è niente, è successo qualcosa di incredibile lì. Sarebbe un altro tassello da portare nel cuore. Non dobbiamo avere scusanti, dobbiamo lottare".

Perché Paredes è stato utilizzato così poco?"Ho scelto altri giocatori. Scelgo quelli che penso siano più confacenti per trovare la vittoria. Così Saele, Hummels. Stanno tutti bene e mi mettono in difficoltà. Io davvero scelgo il sabato sera".

Un parere sulla Fiorentina? La coppia Dovbyk-Shomu può essere riproposta?“Si, è un’opzione valida. Forse ci ho pensato più del dovuto. Sono due giocatori complementari che si aiutano a vicenda”.

In questo momento ci dobbiamo aspettare l'annuncio del nuovo allenatore alla fine? La corsa Champions?"Quando il presidente lo riterrà opportuno annuncerà il nuovo allenatore. Voi avete parlato di corsa Champions. Noi lottiamo, abbiamo 4 partite dove dobbiamo avere il coltello tra i denti. Dobbiamo lavorare e non promettere nulla. Lavoro, determinazione e tanto sudore".

Come prepara le partite? La partita di Milano ha aperto nuovi orizzonti tattici?"Io vedo chi è in forma. Cerco sempre di mettere dei granelli di sabbia nella loro testa. È così che io lavoro. Io non ho mai chiesto alla mia squadra di metterci dietro. La squadra avversaria è stata più forte domenica scorsa e ci ha messo dietro. Anche gli altri hanno le loro strategie tattiche. Alcune volte riusciamo a contrastarli e altre subiamo oltremisura. Ci sono tante strategie possibili, ma magari in quel momento l'avversario ti mette alle strette. È come un pugile che aspetta per sferrare il colpo giusto".

Nella sua ottica la possibilità dello stadio è fondamentale?"Si è vinto anche con stadi più piccoli. Ma anche per decoro del calcio italiano è bene farlo. Abbiamo visto ieri il Pizchuan del Betis. Nel mondo tutti stanno ammodernando. Gli unici che lo fanno lentamente siamo noi. C'è troppa burocrazia, troppa gente dietro. È questa è una vergogna dell'Italia. Se c'è qualcuno che sbaglia, via in galera e buttiamo via la chiave, siamo stufi".

C'è pressione dopo la vittoria con l'Inter?"Noi non abbiamo pressioni, sappiamo da dove veniamo. Stavamo sotto bagno, adesso che respiriamo dobbiamo spingere. La pressione ce l'hanno gli altri che stanno lassù dall'inizio".

Il futuro di Shomurodov? È un giocatore fondamentale?"Lui è già fondamentale per quest'anno. Quello che ha ti dà tutto a cento all'ora. Poi sta a me capire se cambiare strategia. Per questo amo lui, è un ragazzo d'oro. Va a pressare tutti, non si risparmia mai, magari può sbagliare. Se c'è qualcuno in Curva lo va a pressare, per questo credo che tutto siano riconoscenti".