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Colantuono: “La Roma deve lottare per le prime posizioni. Cedere Dzeko una grossa perdita”

L'allenatore: "Pellegrini ha delle qualità enormi e può crescere ancora moltissimo. Zaniolo fa la differenza"

Redazione

Stefano Colantuono è intervenuto ai microfoni di Centro Suono Sport 101.5 durante il programma “Crossover“. L'allenatore italiano ha fatto il punto della situazione sulla Roma di Fonseca, dando una valutazione sul mercato in entrata e in uscita del club giallorosso.

Un giudizio complessivo sull’esperienza alla Roma di Paulo Fonseca?

È complicato giudicare l’operato di Fonseca perché le vicende societarie hanno influito sulla stagione della Roma. La squadra era partita bene poi il percorso è stato tortuoso: infortuni, società e anche la situazione Petrachi. È impossibile dare un giudizio oggettivo, meglio aspettare la prossima stagione per valutare.

Sono arrivati Pedro e Mkhitaryan, cosa si aspetta dal prossimo campionato?

Mi aspetto dei risultati migliori sul campo perché la Roma deve lottare sempre per i posti di vertice. Ci sono delle operazioni importanti da fare sul mercato come la conferma di Smalling che è stato uno dei migliori nella scorsa stagione.

L’ipotetica partenza di Dzeko e il profilo di Milik.

Cedere Dzeko sarebbe una grossa perdita. Milik ha dimostrato tutto il suo valore in Serie A e qualora si dovesse verificare questa ipotesi credo possa essere il sostituto migliore del bosniaco.

La scorsa stagione la Roma è passata dalla difesa a quattro a quella a tre, quanta differenza c’è tra i due sistemi di gioco?

Non c’è grande differenza, anche con un 4-2-3-1 di partenza basta bloccare uno dei due terzini per ritrovarsi ad impostare a tre. Il calcio è dinamico, i sistemi di gioco danno indicazioni statiche. Sono importanti i principi di gioco di un allenatore, i calciatori sono molto duttili e non ci sono problemi nel passaggio in corsa da un sistema all’altro. Penso che sia giusto che Fonseca riparta dal 4-2-3-1 perché è chiaramente il suo marchio di fabbrica.

Zaniolo può diventare il nuovo trascinatore di questa Roma?

Dipende tutto da lui, ha i mezzi, la qualità e le possibilità per affermarsi ad altissimi livelli. Per un calciatore, specialmente se così giovane, è fondamentale la continuità nelle prestazioni. Zaniolo può giocare in tutte le posizioni avanzate del centrocampo, è un giocatore che fa la differenza.

Un giudizio sulla stagione di Pellegrini?

Pellegrini ha delle qualità enormi e può crescere ancora moltissimo, la scorsa stagione è stata complicata per tutti: allenatore e giocatori. È rimasto l’ultimo baluardo della tradizione di romani e romanisti e va sostenuto. Ci si aspetta molto da lui ma è un punto fermo di questa Roma.

Quanto è complicato programmare una nuova stagione a poco più di un mese dal termine della precedente?

Per gli staff tecnici credo sia più semplice questa partenza rispetto alla ripresa del campionato post lockdown. Sarà sicuramente un campionato anomalo, ma credo che alla fine le squadre riusciranno a strutturarsi senza troppi problemi.

Cosa si aspetta dalla prossima stagione?

Sarà un campionato sulla falsariga di quello appena terminato. La Juventus per vincere di nuovo dovrà fare una grandissima stagione perché il gap con l’Inter si è ridotto ulteriormente. Sono curioso di vedere il Milan. Mi auguro che la Roma possa lottare per le prime posizioni.