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Cetin: “Roma è come Istanbul. Voglio restare a lungo e vincere. Per Fonseca gioco ovunque”

LaPresse

Le parole del difensore: "Il tecnico si fida di me. L'obiettivo di quest'anno è il quarto posto"

Redazione

Mert Cetin non è ancora riuscito a conquistare un posto da titolare con la Roma, ma dopo le prime presenze è sicuramente riuscito a far ricredere gli scettici. Il suo acquisto si è rivelato azzeccato, tanto che il turco è ha superato nelle gerarchie il brasiliano Juan Jesus. In un'intervista a Dha ha raccontato i primi mesi in giallorosso. Ecco le sue parole:

"Non posso dire che all'inizio sia andata bene in campionato: abbiamo iniziato con tre pareggi per poi avere un trend di vittorie e sconfitte, ma abbiamo avuto un andamento buono nell'ultimo periodo. Siamo in una buona posizione in classifica, occupiamo il quarto posto e vogliamo concludere il campionato tra i primi quattro e andare in Champions League: questo è il nostro primo obiettivo. Ci sono squadre forti davanti a noi come Juventus, Inter e Lazio, ma il nostro obiettivo rimane quello di finire il campionato tra le prime quattro. Posso dire che la prima parte di stagione è stata buona per noi".

Sul suo adattamento.

"All'inizio è stato difficile. Devi parlare italiano, non importa quanto parli in inglese, inevitabilmente all'inizio ho avuto un po' di difficoltà, poi nel tempo mi sono abituato ai miei compagni di squadra e le prospettive sono cambiate. Posso dire che il primo periodo qui a Roma non è stato male perché ho giocato quattro partite dove sono arrivate quattro vittorie. Penso che sia statisticamente buono, ma questo non è abbastanza, ovviamente no. Spero che Fonseca mi faccia giocare ancora e cercherò di fare ancora meglio".

Su Roma e i tifosi.

"La casa dove mi trovo attualmente è stata abitata sempre da giocatori romanisti. Due anni fa Cengiz Under, l'anno scorso Zaniolo, e adesso ci sono io. Quando vai per strada a Roma il macellaio, il negoziante o il tassista sono così affezionati ai giocatori e alla squadra che ti dimostrano tanto affetto e questo mi rende felice e mi motiva ancora di più. Puoi capire quanto è importante il calcio a Roma perché non finisce tutto sul terreno di gioco, ma la passione per questo sport coinvolge persone di tutte le età dai bambini di 7-8 anni fino ai 70enni. Dobbiamo conoscere il valore di ciò che facciamo, dobbiamo dare il giusto valore ai soldi".

Sugli obiettivi personali.

"Sto andando passo dopo passo. Mi sono trasferito a Roma e il mio primo obiettivo è quello di trascorrere qui molti anni. Voglio raggiungere grandi successi con la maglia della Roma. Accadranno cose belle".

Su Fonseca.

"Penso che il rapporto tra noi sia buono perché sento che si fida di me. Quando mi schiera come terzino destro non voglio deludere la sua fiducia. Posso giocare dove serve, dove c'è spazio. Voglio sfruttare al meglio le occasioni che mi si presentano. Sono sicuro che avrò altre possibilità che dovrò sfruttare al meglio. Darò tutto me stesso".

Sugli Europei.

"Questa è una grande opportunità per me e Cengiz perché andremo a giocare la prima partita di Euro2020 nella stessa città e nello stesso stadio dove disputiamo ogni settimana le gare con la Roma. È una strana sensazione perché sei sempre a casa. Sono molto felice di iniziare il campionato in Italia con l'Italia. È una squadra molto forte, con giocatori giovani e dinamici come la Turchia. Quando ci sono stati i sorteggi e ho visto che ci saremmo incontrati con l'Italia mi sono confrontato con Pellegrini, Florenzi e Mancini. Abbiamo iniziato a scambiarci qualche battuta e gli ho detto 'Ci incontreremo alla prima partita, vincerete voi, la vostra squadra è più dinamica...". Credo che sarà una bella partita. Il girone è di quelli forti, ma penso che arriveremo in testa al gruppo. Enol Şenol è un allenatore che si prende davvero cura dei giovani e si assume molte responsabilità. Ci sono 5 difensori centrali che giocano in varie parti d'Europa creando un senso di competizione e questo ci aiuta a tenerci su a vicenda. Questa è la chiave del successo".

Sul tempo libero.

"Non c'è molto tempo tra le partite e gli allenamenti. Di solito trascorriamo 4 giorni alla settimana sui campi di allenamento. Roma è molto trafficata, come Istanbul. Ci vuole almeno un'ora per raggiungere una parte all'altra della città. È per questo che di solito rimango a casa a leggere o guardare serie tv. Non esco molto, ma quando visiterò meglio Roma ve la racconterò nella prossima intervista".