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C’è un’altra partita per Mancini: Perugia, Fiorentina e Atalanta in tribunale. Tappa decisiva il 23 luglio

I viola hanno fatto ricorso al Collegio di Garanzia del Coni in merito al trasferimento del giocatore dagli umbri alla Dea e alla cifra da corrispondere allo stesso club toscano

Redazione

Gianluca Mancini è ormai vicinissimo alla Roma. I giallorossi hanno trovato l'accordo con l'Atalanta sulla base di 25 milioni complessivi e il giocatore dovrebbe arrivare nella capitale in settimana. Oltre a quella del mercato, però, si sta giocando anche un'altra partita che ha come protagonista il difensore classe '96. È quella nelle aule di tribunale, con il contenzioso tra Perugia, Fiorentina e la stessa Atalanta. Il club viola, infatti, ha fatto ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport nei confronti della decisione della Corte Federale d'Appello della Figc che aveva respinto il precedente ricorso dei gigliati nei confronti del trasferimento di Gianluca Mancini dal Perugia all'Atalanta avvenuto nel 2017. La Fiorentina, infatti, sostiene che gli altri due club abbiano fatto in modo di valutare il giocatore meno del dovuto per corrispondere una cifra inferiore alla società viola, a cui spettava il 50% della rivendita, come stabilito nel trasferimento del 2015 dai toscani allo stesso Perugia. Sia gli umbri che l'Atalanta sono stati deferiti in questi mesi di battaglia legale, ma uscendo sempre vincitori dai vari verdetti. Il prossimo 23 luglio si riunirà il Collegio di Garanzia della Figc per quella che dovrebbe essere l'ultima delibera sulla vicenda. Di seguito il comunicato della Federazione:

"Il Presidente della Quarta Sezione del Collegio di Garanzia, Dante D’Alessio, ha fissato la data della prossima sessione di udienze della Sezione da lui presieduta, che si terrà il prossimo 23 luglio, a partire dalle ore 15.00, e sarà preordinata a discutere i seguenti ricorsi:

Ricorso presentato il 7 giugno 2019 dalla società ACF Fiorentina S.p.A. contro le società AC Perugia Calcio s.r.l. e Atalanta Bergamasca Calcio S.p.A., nonché nei confronti della Federazione Italiana Giuoco Calcio, con notifica anche nei confronti della Procura Generale dello Sport c/o il CONI, avverso la decisione della Corte Federale d’Appello della FIGC, di cui, quanto al dispositivo, al C.U. n. 088/CFA dell’11 aprile 2019 e, quanto alle motivazioni, al C.U. n. 098/CFA dell’8 maggio 2019, con la quale è stato respinto il gravame promosso dalla odierna ricorrente avverso la decisione del Tribunale Federale Nazionale – Sez. Vertenze Economiche, di cui al C.U. n. 15/TFV-SVE del 6 marzo u.s., ed è stato confermato l’esito della reiezione".