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Bellucci: “Quando non c’è Dzeko lo rimpiangono tutti, ma giocare con la mascherina è diverso”

LaPresse

L'ex attaccante aggiunge: "La Samp sembrava avesse sostituito nel migliore dei modi Giampaolo con Di Francesco, ma non c’è stato il seguito giusto"

Redazione

Si avvicina il match tra Roma e Sampdoria e di questa sfida e non solo ne parla Claudio Bellucci, ex attaccante blucerchiato, a Nsl Radio. Queste le sue parole: "È cambiato il ruolo dell’attaccante, serve un manovratore, un esempio su tutti è Dzeko. Spesso viene giudicato perché sbaglia qualche gol di troppo, ma se non gioca lo rimpiangono tutti. Io ho giocato con la mascherina, non è la stessa cosa, la visione periferica è limitata, non hai la visuale a 180 gradi davanti a te e devi usare di più il corpo. Sampdoria? Non me l'aspettavo così, sembrava avesse sostituito nel migliore dei modi Giampaolo con Di Francesco, ma non c’è stato il seguito giusto, il seguito che doveva portare giocatori di qualità. Non mi piace l’alibi della società che sta cambiando. Con De Biasi (Bellucci è il suo vice, ndr) c’è stato un contatto dopo l’esonero di Di Francesco, eravamo nel gruppetto preso in considerazione per la panchina, poi è stato scelto Ranieri, un tecnico di grande esperienza".