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Arresto De Vito, Tomaselli (gip): “Grave fenomeno corruttivo ai vertici di Roma Capitale”

Le parole nell'ordinanza cautelare: "È un quadro desolante in cui sia il privato che il pubblico ufficiale si ritengono centrali"

Redazione

Il gip Maria Paola Tomaselli, nell'ordinanza cautelare che ha portato ieri in carcere il presidente dell'Assemblea capitolina Marcello De Vito e l'avvocato Camillo Mezzacapo per corruzione e traffico di influenze illecite, ha spiegato: "Quel che appare agli occhi dell'osservatore ancor prima che del giudice è un quadro desolante in cui sia il privato che il pubblico ufficiale si ritengono centrali percependo quanto altro da sé come meramente strumentale alla realizzazione dei propri interessi e del proprio profitto il cui conseguimento essi perseguono nella piena consapevolezza della illiceità dei loro comportamenti".

"L'analisi contestuale di entrambi i procedimenti fotografano - si legge - il grave fenomeno corruttivo che si è realizzato ai vertici di Roma Capitale. Un'analisi che deve essere fatta da due punti di vista, quella del privato e quella del pubblico funzionario solo apparentemente opposte ma in realtà uguali e convergenti".