europei 2016

Nazionale, Conte: “C’è rimpianto per aver perso ai rigori. I ragazzi hanno dato tutto”

"La Nazionale regala sempre grandi emozioni. Mi dispiace soprattutto per i ragazzi. Sono contento di aver fatto questa esperienza"

Redazione

Antonio Conte, commissario tecnico dell'Italia, prossimo a sedersi sulla panchina del Chelsea, al termine della partita che ha visto l'eliminazione degli Azzurri da Euro 2016 ha rilasciato a freddo alcune dichiarazioni commentando il match appena concluso. Queste le sue parole:

A. CONTE A RAI SPORT

Quanto fa male perdere una partita in questo modo?

"Dispiace, perchè i ragazzi hanno dato tutto quello che avevano contro una squadra fortisima. Essere battuti ai calci di rigori contro la Germania fa male perchè potevamo passare noi. C'è rimpianto per aver perso ai rigori, ma i ragazzi hanno mostrato orgoglio e amore per la maglia dando tutto quello che avevano"

Ultima panchina con la Nazionale. Un bilancio?

"A me i bilanci non piace farli. E' giusto che i bilanci li facciano gli altri. Sono contento di aver fatto questa esperienza." 

E' un arrivederci?

"La Nazionale regala sempre grandi emozioni, adesso c'è delusione per questa eliminazione. Mi dispiace soprattutto per i ragazzi, ma sicuramente questo è un arrivederci".

A. CONTE A SKY SPORT

"Credo che ci sia da ringraziare i ragazzi, sono stati bravi e straordinari. Devo ringraziarli per questi due anni fantastici, è stata una esperienza incredibile coronata con questo mese e mezzo vissuto con loro. Abbiamo una costruito una squadra orgogliosa di indossare la maglia della nostra Italia, i ragazzi hanno trasferito un concetto: volere è potere. Attraverso il lavoro si possono costruire cose importanti".

Fuori a testa altissima?

"I giudizi non spettano a me, siamo usciti contro i campioni del mondo. La Germania è il top, ha grandi calciatori. Loro ci hanno rispettato cambiando sistema, sembra strano che i campioni del mondo cambino gioco per sfidare una 'piccola Italia' secondo le critiche. Abbiamo avuto modo di eliminare i tedeschi, torniamo a casa e dispiace per i ragazzi. Meritavano di andare avanti".

Il tuo è un addio definitivo alla Nazionale?

"Ho 46 anni, ora voglio tornare ad allenare nei club. Farò una bellissima esperienza in Inghilterra, sarà difficile ma ho bisogno del campo. Questa con l'Italia è stata una esperienza internazionale incredibile, essere ct dà sensazioni belle ma anche pressioni importanti. Mi auguro che un domani possano esserci delle coincidenze per tornare a sedermi su questa panca, nel tentativo di fare qualcosa di importante".

Cosa dirà domani ai ragazzi?

"Hanno fatto cose straordinarie, abbiamo affrontato ostacoli superandoli a testa alta. Ringrazierò sempre questi ragazzi, esperienze del genere li porti dentro, questi ragazzi sono stati fantastici e li porterò nel mio cuore. Per la Nazionale c'è una strada tracciata, lascio una eredità importante ma sono certo che le cose saranno fatte nel migliore dei modi".

A. CONTE IN CONFERENZA STAMPA

Sui sedici rigori per battere l'Italia

"Penso che la Germania avesse grandissimo rispetto per l'Italia. Che abbiano cambiato il sistema di gioco per affrontarci significa che quanto meno ci rispettassero. È stata una gara dura, maschia, sotto tutti i punti di vista. Non dimenticando che nel primo tempo Sturaro ha avuto questa estrazione al ginocchio e ha giocato in maniera stoica. Avrei avuto difficoltà a trovarne un altro. Lasciano qualcosa di importante che è la dimostrazione che volere è potere. Con il lavoro si possono ottenere risultati impensati, dispiace uscire così. Sui rigori eravamo in vantaggio prima del quarto rigore, però va avanti una squadra fortissima. Tenergli testa ci dà una piccola soddisfazione, noi ci credevamo, la delusione alla fine era tanta. Abbiamo provato ad aggrapparci, il calcio dà soddisfazioni ma pure amarezze. Andiamo a casa sereni, abbiamo dato tutto quello che potevamo, due anni fantastici, belli, culminati in un mese e mezzo incredibile. Non finirò mai di ringraziare tutti e ventitré, lo staff, i medici, i magazzinieri. Si era creato qualcosa di magico".

Rimpianti nel lasciare la nazionale?

"Penso che la decisione di andarsene dopo due anni sia stata presa in anticipo, non nego che c'è stato un momento che avrei voluto avere l'opportunità di continuare, però di fronte ad alcuni fatti non ho potuto soprassedere. Ho preferito così. Sinceramente non vedevo nessuno al mio fianco, compresi i giornalisti, sono sempre io a far la guerra contro tutti. Io ho sempre lavorato in funzione della squadra, non per me. È sempre passato questo messaggio perché a qualcuno piaceva, anche per fare trasmissioni. Non mi sono mai sentito appoggiato, da nessuno. Avevo il presidente che mi è stato vicino sempre, però fino a un certo punto. Decisione presa e mi dispiace. Mi auguro che questa traccia dia i suoi frutti. Spero che in futuro si dia spazio anche alla nazionale".

Cosa lascia alla nazionale?

"Mi sono sbattuto fino all'ultimo per spostare anche la Coppa Italia, io lascio una piccola macchina da guerra. Al di là di essere usciti era quello di costruire, oggi ne abbiamo avuto la dimostrazione. Oggi contro una squadra forte abbiamo avuto una dimostrazione che comunque questa era una squadra tosta dove tutti ci rispettavano. Serve amore per la nazionale, spero che questo messaggio sia passato nonostante l'eliminazione".

Sul Chelsea

"Non ho mai pensato mai oltre, a novembre sì, ho pensato di continuare. Quando ho deciso di non continuare l'ho detto al presidente. Dopodiché c'è stata la grande possibilità di andare lì e ho accettato".