(di Tommaso Gregorio Cavallaro) La crisi del settimo anno, tipica di tutte le coppie, è arrivata a colpire anche l’inossidabile amore tra Rodrigo Taddei e la Roma. Non, certamente, per volontà del brasiliano, che vorrebbe
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Roma-Taddei, una storia ormai ai titoli di coda
(di Tommaso Gregorio Cavallaro) La crisi del settimo anno, tipica di tutte le coppie, è arrivata a colpire anche l’inossidabile amore tra Rodrigo Taddei e la Roma. Non, certamente, per volontà del brasiliano, che vorrebbe
rimanere nella capitale almeno fino alla scadenza del suo contratto(2014, ndr). Bensì per un rapporto mai decollato con l’attuale entourage tecnico, posto dagli americani al timone del vascello giallorosso. La decisione di Luis Enrique di escluderlo per l’ennesima volta dalla lista dei convocati, può essere considerata la classica goccia che fa traboccare il vaso.
Al di là delle dichiarazioni di facciata - con cui il suo agente, Alessandro Lucci, cerca di buttare acqua su un fuoco che sta assumendo sempre più le sembianza di un incendio – sembra che non ci siano più alternative a una partenza dell’esterno brasiliano nel prossimo mercato di gennaio.
Daquel che risulta alla redazione di ForzaRoma.info, nei prossimi giorni potrebbe andare in scena un incontro tra Sabatini e Lucci per fare il punto sulla situazione. Le offerte per l’ex senese non mancano. Si mormora che sia in Italia (Fiorentina, ndr) che all’estero (Spagna o Brasile, ndr) molte società sarebbero interessate a lui, anche se il lauto ingaggio e la durata del contratto potrebbero obbligare la Roma a riusare la Formula-Doni. Ovvero, intervenire a livello economico per agevolare il buon esito della trattativa.
Il giocatore non ha intenzione di fare delle sterili polemiche, che potrebbero danneggiare l’equilibrio dello spogliatoio romanista, ma continuerà ad allenarsi con il solito impegno per farsi trovare pronto in caso di una chiamata da parte del tecnico. E’, ovviamente, perplesso perché non capisce i motivi di queste continue esclusioni, visto che fin dal ritiro si è sempre mostrato disponibile di fronte alle richieste dell’asturiano, che lo considera un terzino e non un centrocampista. Il match di Milano contro l’Inter, dove Taddei da esterno difensivo si era comportato molto bene, pareva aver aperto ben altri scenari nel rapporto tra lui e Luis Enrique. Non è stato così. Tra i due, infatti, non c’è mai stato il feeling.
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