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El Shaarawy al Monaco, ora il Milan punta su Romagnoli

Oltre al difensore della Roma i rossoneri vogliono anche il centrocampista dello Zenit, Alex Witsel, e Zlatan Ibrahimovic

Redazione

Dopo Matteo Darmian, un altro azzurro proveniente dal Milan lascia la Serie A. È Stephan El Shaarawy, che Silvio Berlusconi e Sinisa Mihajlovic immaginavano centrocampista fra i rossoneri.

Ma lui a 23 anni ha scelto di rilanciarsi da attaccante vero, con la maglia del Monaco e magari sulle spalle un numero diverso dal suo tradizionale 92.

Lunedì nel Principato sosterrà le visite mediche, firmerà il contratto e allora il Milan incasserà circa 18 milioni, 2 per il prestito e 16 per il riscatto obbligatorio.

È una plusvalenza di qualche milione, risorse fresche da aggiungere al tesoretto stanziato per il mercato e inseguire i prossimi colpi: nell'ordine il difensore della Roma, Andrea Romagnoli, il centrocampista dello Zenit, Alex Witsel, e infine Zlatan Ibrahimovic.

Ora rinforzare la difesa è la priorità e Galliani può rilanciare l'offerta per Romagnoli. Ma prima deve definire gli ultimi dettagli del trasferimento di El Shaarawy con i dirigenti del Monaco, che fra l'altro da oggi è in ritiro in Val d'Aosta. L'ingaggio da tre milioni per cinque anni è stato invece concordato a Montecarlo dal fratello-manager Manuel El Shaarawy nella notte, l'ultima vissuta praticamente insonne a Milanello dall'attaccante, che all'ora di pranzo ha salutato i compagni, i tifosi fuori dal centro sportivo, senza dimenticare i componenti lo staff medico che ne hanno curato i numerosi infortuni.

Fra una lesione muscolare, un problema alla caviglia, e due fratture, una per piede, l'italo-egiziano ha saltato oltre 50 partite in quattro anni, soprattutto nelle ultime due stagioni. I guai peggiori sono cominciati dopo i 19 gol (dei 27 complessivi al Milan) in 46 partite del 2012/13 e l'offerta da 40 milioni dei russi dell'Anzhi, destinazione scartata da El Shaarawy, poco propenso all'idea di trasferirsi in Dagestan. Due anni dopo l'ex Genoa è pronto a tornare a vivere sul mare, a Montecarlo, a 130 km dalla sua Savona, dove potrebbe giocare la Champions League (i biancorossi affronteranno il terzo turno di qualificazione) e lo ha voluto fortemente l'allenatore Leonardo Jardim. Mihajlovic, invece, lo ha incontrato solo ieri per poche ore, e nei giorni scorsi si era detto d'accordo con Berlusconi sull'idea di provare a farlo giocare da centrocampista.

In attacco il serbo preferiva altre alternative, a cominciare dagli ultimi acquisti, Carlos Bacca e Luiz Adriano. E potrebbe arrivare anche Ibrahimovic, anche se c'è il rischio di un nuovo derby di mercato con l'Inter. Ora gli attaccanti sono 10, serve sfoltire e sono in predicato di cessione i vari Mastour, Verdi, Matri, Cerci, Niang e, se arriva l'offerta giusta, anche Menez.