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Carattere e visione di gioco: ecco Adrien Rabiot, il gioiello del Psg seguito anche dalla Roma

Alla scoperta di Rabiot, il giovane gioiellino del Psg che fa gola a Roma e Juventus.

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Dai tesori spesi ai tesori trovati. Come riporta il sito gianlucadimarzio.com, questa volta il valore aggiunto il Paris Saint German se lo è trovato proprio in casa, all’ombra della Tour Eiffel. Parliamo di Adrien Rabiot. Un predestinato. Il club parigino ha ricevuto davvero un bel regalo da Carlo Ancelotti che, tra i suoi tanti fuoriclasse in squadra, nella stagione 2012/2013 lo ha scoperto e lanciato. Il tecnico di Reggiolo ha deciso di trattenerlo, gli ha dato fiducia, lo ha inserito gradualmente, ha lavorato a fondo su di lui sotto il profilo tattico. Questa fiducia è stata ampiamente ricambiata visti i risultati ottenuti in campo dal giovane talento francese che sta completando la sua evoluzione con Laurent Blanc. Ha quasi un viso da attore ma il suo palcoscenico preferito è il campo: gioca a testa alta, rapido nei movimenti e nella distribuzione del pallone, è sempre nel cuore dell’azione. È un classe 1995, mancino, gioca da mediano-regista. Ma è nel ruolo di mezzala che riesce ad esprimersi al meglio. Nonostante il suo metro e novanta di altezza, si muove con eleganza, agilità e personalità. Sostanza e ricchezza di idee sono i suoi punti di forza ai quali accompagna una innata saggezza tattica.  Inizia la sua carriera nelle giovanili del Creteil-Lusitanos. Ma la sua giovane storia calcistica è ricca di colpi di scena. Infatti, all’età di quattordici anni, è volato in Inghilterra per essere ingaggiato dal Manchester City. Ma prima il richiamo della Francia e poi un incidente di auto al padre Michel che gli provocò gravissime lesioni, lo riportarono in Patria. Una breve parentesi al Pau prima di tornare proprio al Paris Saint German di Carlo Ancelotti, dove nell’inizio di stagione 2012/2013, all’età di 17 anni e 4 mesi, esordisce in Ligue 1 contro il Bordeaux. Gioca sei partite ma poi, alla fine di gennaio, viene ceduto in prestito al Tolosa. Una scelta alquanto azzeccata che gli consentirà di trovare maggiore spazio e proseguire la sua crescita. Tredici presenze e un gol contro il Brest nella squadra diretta da Alain Casanova. Un finale di stagione da protagonista: tre assist nelle ultime due gare con il Sochaux e il Montpellier, in attesa di tornare alla base.

La storia recente di Rabiot è nota a tutti. L’ultima stagione al Paris Saint German, culminata con la vittoria nella Coppa di Lega francese e nella Ligue 1, lo ha visto assoluto protagonista con 25 presenze e 2 reti nella massima Serie francese e 6 presenze in Champions League. Ha vestito tutte le maglie delle nazionali giovanili francesi a cominciare dalla Under-15 per finire alla Under-21 di Willy Sagnol di cui è diventato un titolare inamovibile. Ecco a voi quindi Adrien Rabiot. Il ragazzo dai folti capelli ricci considerato l’anima autarchica del gruppo di Laurent Blanc che spesso lo ha preferito a Javier Pastore. Giovane ma già leader di una squadra multinazionale. Centrocampista che detta i tempi della manovra con sapienza e cerca l’inserimento in area. Brillante e ordinato, è il prospetto più quotato del calcio francese a livello di Under 20. Gli osservatori sono rimasti stupiti dalla sua naturalezza di gioco in mezzo al campo e dalla sua altrettanta irriverenza nell’affrontare gli avversari. Qualità indiscusse e contratto in scadenza nel 2015, rendono il giocatore francese un sicuro protagonista delle trattative del prossimo calciomercato e questo la madre Veronique, che gli fa da manager-procuratore, lo sa già. Juventus e Roma, sono alla finestra. Sempre molto attente ai giovani di talento. Rabiot è sicuramente uno di questi. Il futuro del talento francese potrebbe parlare italiano. Con all’orizzonte un intrigante derby tutto italiano.