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Cambiasso: “Perdere una partita non può essere un dramma”

“Ci aspetta una partita dura, senz’altro“, parola di Esteban Cambiasso, il giocatore scelto da Gian Piero Gasperini per la conferenza stampa della vigilia di Inter-Trabzonspor

Redazione

"Ci aspetta una partita dura, senz'altro", parola di Esteban Cambiasso, il giocatore scelto da Gian Piero Gasperini per la conferenza stampa della vigilia di Inter-Trabzonspor

. "Non conosco nessuna squadra che giochi in Champions League che non sia un avversario difficile da affrontare e poi, al di là del precedente del Trabzonspor con l'Inter di tanti anni fa (stagione '83-'84, Coppa Uefa, ndr), questa squadra vorrà di sicuro dimostrare di meritarsi di essere in Champions League. Bisognerà fare molta attenzione, soprattutto alle loro ripartenze mentre attaccheremo". A Cambiasso viene poi chiesto come, dopo la sconfitta di Palermo in campionato, l'Inter affronti ora questa gara di Champions: "La motivazione è altissima e poi una squadra come la nostra non è che si ferma di fronte a una sconfitta, guarda subito avanti".

 

Ma come reagisce un giocatore alle critiche? "Come giocatore bisogna cercare di estraniarsi, le critiche non ti possono cambiare l'umore, non si deve stare a guardare se ci sono le critiche, quante sono e come sono, bisogna solo pensare a lavorare", spiega il centrocampista nerazzurro. Si parla poi della difesa a tre, esternamente da molti criticata: "Soffermarsi a parlare del posizionamento difensivo a 3 o a 4 è riduttivo, si difende in 10 in una squadra. Mi sembra poca cosa soffermarsi su questo per fare un'analisi di calcio. Io ho vinto con 4 difensori ma ho anche perso con 4 difensori. Il calcio è molto più complesso di questo".

All'ennesima domanda su che cosa si debba cambiare dopo la sconfitta di Palermo, Cambiasso risponde chiedendo: "Ma qual è il problema? Aver perso una partita? Perdere una partita vuol dire dover cambiare tutto e tutti dal presidente al magazziniere? Non capisco davvero di cosa stiamo parlando. Abbiamo perso, nessuno scarica le sue responsabilità e trova delle scuse, ma ci vuole tranquillità: ci sono stati degli errori ma ci vuole tranquillità. Per me non c'è un problema, abbiamo solo perso una partita e perdere può capitare ancora. È una partenza falsa ma non un caso di stato. Adesso, però, pensiamo alla Champions League e a non fare un'altra falsa partenza". Infine un desiderio, che corrisponde a un invito per i tifosi nerazzurri: "Spero che il popolo interista domani ci stia vicino allo stadio in questa prima partita di Champions League: li aspettiamo".