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Aké, Xhaka, Daka: gli Special K per la Roma dello Special One

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Approfondimento sui 3 calciatori seguiti dai giallorossi per il mercato in entrata

Redazione

Il mercato della Roma è sempre molto attivo nonostante non sia ancora partito ufficialmente. Sono tanti i nomi che si rincorrono in questi giorni, uno per ogni reparto. Partiamo per gradi e cominciamo dalla difesa. Lo Special One sarebbe orientato a riabbracciare un suo vecchio giocatore ai tempi della seconda esperienza al Chelsea, dal 2013 al 2015. Il centrale olandese Nathan Aké, attualmente al ManchesterCity, è finito nella lista dei desideri del tecnico portoghese, nonostante nel periodo londinese lo abbia utilizzato davvero con il contagocce. Con il passare degli anni il difensore è cresciuto notevolmente, diventando prima una vera e propria colonna portante del Bournemouth, collezionando prestazioni convincenti e acquisendo anche quella duttilità (può essere schierato anche come laterale di destra o mediano) che gli ha poi permesso di fare il grande salto nella squadra allenata da Pep Guardiola nell’estate scorsa per 40 milioni di sterline. Oltre a questo è riuscito ad arrivare in nazionale con cui ha messo a referto 20 presenze e 2 reti dal 2017 ad oggi. Mourinho deve essersi sicuramente ricreduto, considerando la scarsa considerazione che aveva del giocatore ai tempi del Chelsea e le parole riportate dallo stesso Aké dopo aver lasciato i Blues: “I tre anni con Mourinho sono state una delle cose più difficili da accettare per me dal punto di vista mentale: ero abbastanza distrutto. Tutto stava andando alla grande, avevo giocato un po' di partite ed ero il giovane dell'anno, ma sono finito di nuovo nelle riserve”. Akè non è stato impiegato con continuità e il costo del suo cartellino è leggermente sceso arrivando ai 32 milioni di euro attuali. Al momento non ci sono trattative ma la sensazione è che la Roma non sia disposta a salire oltre i 25 milioni di euro.

Un leader al servizio della squadra

A centrocampo il nome caldo in entrata è quello di Granit Xhaka. Il calciatore dell’Arsenal è il nome più gettonato in ottica Roma già da tempo e sembra che le parti siano molto vicine. Centrocampista di quantità, un leader di quelli che piacciono a Mourinho, da sempre estimatore di giocatori con forte personalità. Nell’esperienza dello Special One, le sue squadre hanno sempre potuto contare su giocatori con caratteristiche tecniche chiare e soprattutto caratteriali ben definite. Xhaka può davvero rappresentare tutto questo, nonostante probabilmente non sia un nome che possa infiammare il cuore dei tifosi. Le grandi squadre hanno necessità anche di muscoli e leadership, tutto al servizio della qualità e della funzionalità del gioco. In merito al suo futuro il calciatore è stato molto chiaro: "Sul mio futuro ne saprete di più dopo l’Europeo”.Pinto si è attivato per portarlo nella capitale, l'accordo con il giocatore è stato già trovato manca quello con l'Arsenal. I Gunners, stanno provando a rilanciare per alzare il prezzo ma la Roma vorrebbe chiudere ad una cifra non superiore ai 20 milioni di euro. Al momento la negoziazione è in stand-by, anche se il giocatore ha manifestato la sua volontà di essere allenato da Josè Mourinho.

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Un vero bomber d'area

Il nome nuovo per l’attacco è quello di Patson Daka, calciatore che ha ereditato il pesante scettro da bomber di Erling Haaland nel Salisburgo. La punta zambiana, ancora molto giovane essendo un '98, ha messo a segno la bellezza di 27 reti in 28 partite, non soffrendo affatto il paragone con l’attaccante norvegese ora al Borussia Dortmund. Già la stagione precedente si era avvicinata a questi numeri con 24 gol in 31 match giocati con il Salisburgo. È ovvio che il palcoscenico della Bundesliga Austriaca è differente dalla Serie A ma le basi sembrano essere molto promettenti. Dalla sua ha anche velocità e senso della posizione, caratteristiche apprezzatissime da ogni tecnico ma soprattutto da José Mourinho. Le buonissime prestazioni dello zambiano stanno facendo alzare il costo del suo cartellino, ancora accessibile, fissato intorno ai 22 milioni di euro, con la Roma non disposta a sborsarne più di 20.

Davide Mordacchini