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‘RADIO PENSIERI’, LEGGERI: “A me interessa molto di più il futuro di Nainggolan che Roma-Bologna di stasera”

Redazione

CARLO ZAMPA:Dobbiamo vincere sia questa sera con il Bologna che domenica a Bergamo. Il prossimo weekend sarà fondamentale, il Napoli andrà a Milano dall’Inter. Se il Napoli dovesse fermarsi a San Siro, allora sì che la Roma avrà le possibilità di giocarsi il tutto per tutto per il secondo posto. La Roma ci deve credere e deve continuare a farlo. Penso che Strootman abbia una possibilità di entrare nel secondo tempo, mentre credo che Maicon possa partire titolare”.

SANDRO ‘FUFFO’ BERNARDINI:Oggi è fondamentale vincere. Ieri Spalletti non mi è sembrato così possibilista di vedere De Rossi in campo dal primo minuto questa sera. Dopo il derby, ci sarà un’altra partita praticamente deserta sugli spalti”.

ALESSANDRO CRISTOFORI:La Fiorentina si è dissolta dopo la sconfitta contro la Roma. Lo stesso Sousa mi sembra distratto da quello che potrebbe essere il futuro. Quello che sta accadendo e potrebbe accadere al Leicester di Ranieri non ha alcun termine di paragone in Italia ma anche in Europa. Se va a finire come tutti ci auguriamo, credo che il Tottenham sia molto romanista in questa storia. Tutti quelli che vogliono bene a questo sport tifano per il Leicester, c’è bisogno di qualcosa di diverso”.

UGO TRANI:"Vedendo il campionato ti devi porre l'obiettivo del secondo posto. La società, visto l'andamento di quest'anno, si accontenterebbe del terzo posto. Ma visti i risultati ogni domenica, diventa un obbligo la rincorsa al secondo posto. In fin dei conti era l'obiettivo minimo ad inizio stagione. La corsa al secondo posto? Io credo che le possibilità tra Roma e Napoli siano al 50 e 50. Il Bologna lo prendi nel momento peggiore, ha smesso di giocare".

ALESSANDRO ANGELONI:"Non capisco lo stato di agitazione di Spalletti nei confronti dei giornalisti. Se c’è una categoria che sta con lui al 100% è quella dei giornalisti. A volte si cerca il pelo nell’uovo. Pericoli di Roma-Bologna? Il vero pericolo è la Roma, la pancia piena, dopo i gol nel derby e i festeggiamenti. L'ultima volta che la Roma ha giocato senza Nainggolan, Spalletti utilizzò Maicon in difesa e Florenzi a centrocampo. Facendo un ragionamento molto semplice potrebbe riutilizzarla anche questa volta. Mi dispiace dire che semmai Strootman dovesse giocare questa sera lo potrebbe fare a risultato acquisito. Non sarebbe bello per lui, come calciatore, ma gli ci vuole tempo per carburare. De Rossi? La presenza di Daniele non è vincolata all'assenza di Nainggolan. Dzeko? E' un giocatore mancato nella parte cruciale della stagione, quando servivano i suoi gol. Stava un pò fuori dal contesto. E Spalletti cerca un attaccante che possa giocare in tutte e quattro le posizioni dell'attacco. Dzeko gioca con il reparto, ma rimane un centravanti molto attaccato al ruolo di prima punta".

MAURIZIO CATALANI:“La lite Spalletti-Sabatini? E’ stata una metafora. Il pacchetto vuoto di sigarette tirato da Sabatini l’ho trovata una delle cose più divertenti del week end. Roma-Bologna? Rimango basito dai prezzi altissimi dello stadio Olimpico. Di lunedì sera, con i problemi con il tifo, potevi fare una campagna per andare verso i tifosi. Avrei messo dei prezzi popolari provando a riportare più tifosi allo stadio. 

MASSIMO CECCHINI:"De Rossi? Sinceramente mi sembra che per Spalletti sia uno dei tanti a disposizione. In questo momento, come Totti, è normalizzato. Non contano i nomi ma il fine ultimo della squadra. Lui non gioca titolare da febbraio. Una volta sarebbe stato impensabile ma adesso questa è la rotta. Le parole su Dzeko? Dalle parole di Spalletti non è detto che serva per forza un falso nueve. Serve un attaccante di movimento. I centravanti servono ancora nel calcio moderno. Diciamo che il centravanti statico è meno utile. Ormai i riportini a Trigoria non esistono più. Vengono resi pubblici direttamente dall'allenatore. Le antipatie ci sono in qualsiasi posto di lavoro, però mi risulta difficile immaginare che, ad esempio, un redattore ad un giornale non saluti il suo direttore. Ma Spalletti ha detto che alcuni giocatori non lo salutano. Accidenti, mi fa pensare questa cosa. Diciamo che il solo renderlo pubblico è segno che si sente sicuro si sé. Totti? Qui siamo arrivati a parlare di affetto, di voler bene. Forse non ce n'è bisogno, occorrerebbe un rapporto più normale. Più da calciatore, ma veramente".

LUCA VALDISERRI: "Ultimamente alla Roma a livello di comunicazione altro che riportini. E' stato messo tutto in piazza. E' vero che Spalletti parla molto prima per evitare problemi dopo. Lui in questo momento sa di avere dalla sua parte i tifosi e la forza dei risultati. E non si nasconde dietro a piccole bugie che a volte servono per lavorare meglio in situazioni difficili. La cosa che mi preoccupa è l'unanimità dei giornalisti ben informati che questa idea che un pezzo pregiato vada venduto entro giugno ormai è abbastanza chiaro. La Roma ha la scure del Financial Fair Play è un problema. Per ora hanno tirato fuori dalle coppe piccole squadre, sarà divertente vedere quando, e se, toccherà a grandi squadre con grandi potenze economiche dietro le spalle. Certo una grande cessione a giugno sarebbe un peccato, visto anche la concorrenza in Italia. Fiorentina fuori, Inter forse fuori, Milan pure, Napoli con segnali di nervosismo. Se riuscissi a fare un piccolo salto torneresti fortemente la seconda forza della Serie A. Con una cessione rimarresti fermo. Ivanovic? E' un ottimo giocatore. Ma c'è un problema extracomunitari. Devi tesserare Gerson, Alisson. Roma-Bologna? C'è lo spauracchio Donadoni che l'anno scorso venne con un Parma senza arte né parte. Garcia schierò Doumbia e Gervinho di ritorno dalla Coppa d'Africa e si pareggiò 0-0. Quest'anno la Roma non può permettersi di perdere punti, difficile pensare a esperimenti, rientri forzati".

MASSIMILIANO MAGNI:“Spalletti fa una comunicazione preventiva. E’ finita l’epoca che è sacro quello che accade nello spogliatoio. Spalletti raccontando di Maicon, di Sabatini, di Totti è come se dicesse ‘lo racconto io quello che succede nello spogliatoio. Lo faccio prima io di voi (gioranlisti, ndr)’. Sta tenendo sotto controllo praticamente ogni situazione di Trigoria. Dice tutto prima per non creare stress dopo Non ci sarebbe bisogno però di parlare così tanto di Totti. Personalmente mi dispiace un pò, mi rende malonconico. Anche su Dzeko, in modo sottile, ci dice che preferisce un attacco di movimento".

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