Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:
rubriche
‘RADIO PENSIERI’, SCONCERTI: “Montella resta al Milan. Emery? Non migliore di Spalletti”
Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane
Mario Sconcerti (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “In questi giorni si capirà di più sul futuro della Roma, ma Totti potrebbe anche parlare per togliere qualche castagna dal fuoco. Così mette in imbarazzo la Roma. Lui non si sta comportando benissimo né da giocatore né da nuovo dirigente della Roma. Io vedo Spalletti abbastanza stranito, si è portato molto avanti con le parole e non è stato in grado di portarne avanti nessuna, dai titoli al contratto. Mi sembra che parli come uno che sta per andarsene, ma è un’impressione non ho notizie. Montella resterà al Milan, questo ho capito oggi a Milano. La squadra farà due amichevoli a Pechino e le date le ha scelte Vincenzo. Emery è un ottimo allenatore, non migliore di Spalletti, ed ha un ottimo rapporto con Monchi”
Alessandro Austini (Teleradiostero 92.7): "Siamo sicuri di Montella? Il Milan che giocava bene è durato solamente 2 mesi. E' un calciatore che ho adorato. Come allenatore ha fatto vedere buone cose, ma ha molti limiti. Non mi è piaciuto come ha impostato la partita contro la Roma, sembrava di giocare col Pescara. Io non lo prenderei. L'ideale sarebbe Conte, ma non penso che dopo le vittorie in Inghilterra possa decidere di tornare in Italia".
Federico Nisii (Teleradiostereo 92.7): "Molti giornali oggi parlano di un possibile ritorno di Montella alla Roma. A me piace. Lo ritengo un allenatore moderno. Dal punto di vista tattico e di preparazione delle partite ha qualcosa in meno rispetto a Spalletti. Ha però delle qualità come saper gestire lo spogliatoio e l'ambiente circostante che a Spalletti mancano del tutto. Ha fatto bene alla sua prima esperienza alla Roma, e poi ha fatto molto bene alla Fiorentina e alla Sampdoria. Anche quest'anno con il Milan ha fatto un buonissimo lavoro. Se la dirigenza dovesse sceglierlo, deve farlo perché vuole sposare un progetto e deve assecondarlo in tutte le sue scelte, non deve sceglierlo solo perché è bravo a gestire le difficili situazioni interne".
Alessandro Vocalelli (Centro Suono Sport 101.5): “Spalletti è sicuramente un bravo allenatore, però la sua carriera non è paragonabile alla storia di alcuni giocatori come Totti. Le dichiarazioni dopo Milan-Roma hanno dimostrato che Spalletti non è sereno, ha un qualcosa dentro che va rimosso, è un allenatore consumato. Essere tecnici della Roma dovrebbe dare gioia e serenità infinita, così non è. Spalletti è riuscito a coinvolgere gli umori della società, dove si sono convinti che ci sia un accerchiamento della stampa romana. Poi succede che vai a Milano, la domanda su Totti te la fa un giornalista milanese e sbotti, vuol dire che non è colpa dei cattivoni di Roma… Un anno e mezzo fa, parlando con una persona significativa del mondo Roma, gli dissi che se avessi dovuto scegliere tra Totti e qualsiasi allenatore o dirigente, io sarei stato con Totti. Non è una questione di pregiudizio ma di giudizio: nella vita non siamo tutti uguali, è questo il peccato originale di Spalletti. Parliamo del giocatore che ha fatto la storia della Roma. Messi, Sergio Ramos, il Bernabeu, San Siro e tutto il mondo del calcio sta con Totti. Montella sulla panchina della Roma è una possibilità che sta avanzando”.
Adriano Serafini (Teleradiostereo 92.7): “La Juventus potrebbe presentarsi all’Olimpico anche con le seconde linee, ma questo non mi fa comunque stare tranquillo. La Roma spesso ha dimostrato di avere lacune importanti nelle alternative, se dovessero mancare anche Nainggolan e Dzeko, oltre a Strootman, diventa una partita più che mai complicata. La Roma non merita di arrivare terza, è stata seconda per tutta la stagione. Il vero fallimento di quest’anno non è certamente il campionato".
Marco Madeddu (Teleradiostereo 92.7): “Credo che Spalletti abbia pensato a dimettersi dopo il derby, poi, insieme alla dirigenza, ha pensato al bene della squadra. Sono convinto che se la Roma fosse già sicura del secondo posto, probabilmente il tecnico avrebbe già salutato. Non ce la fa più”.
Ubaldo Righetti (Teleradiostereo 92.7): “Mi auguro che Spalletti arrivi almeno alla fine del campionato. Pallotta sa poco di calcio, il suo intervento doveva essere diretto e forte. Quando è venuto l'ultima volta doveva affrontare il discorso Totti”.
Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino 104.5): “Se potessi farei di tutto per trattenere Spalletti, ma ho capito che è impossibile. Io sceglierei uno il più lontano dall’Italia, uno che non sa nemmeno dove sia Roma. Emery? Non mi convince. Il mio obiettivo settimanale è quello di non vedere Pjanic e compagni festeggiare all’Olimpico. Sarebbe un modo dignitoso per la Roma di chiudere la stagione. La Roma ha vinto tante partite, però ti rimangono impresse le sconfitte. Sarebbe una bella cosa vincere con la Juve. Totti-Spalletti? Un po’ di strascico nello spogliatoio ci sarà sicuramente, però c’è da fare uno sforzo. Confido nel Torino, se il Napoli non vince la Roma potrà affrontare la partita con più serenità".
Roberto Renga (Radio Radio Mattino 104.5): “Penso che il risultato più probabile di Roma-Juve sia il pareggio. La storia tra Totti e Spalletti va avanti da un anno e mezzo, ormai lo spogliatoio è abituato. Certo, sarebbe stato meglio un gruppo unito con l’allenatore, ma questo non succede. Il vero referendum in Italia è quello tra Totti e Spalletti, sarebbe un successo”.
Franco Melli (Radio Radio Mattino 104.5): “Credo che solo il secondo posto possa salvare la stagione della Roma. Adesso bisogna capire se ci saranno tutti gli effettivi o no, visti i problemi di Nainggolan e Dzeko. Panchina della Roma? È molto difficile. A Trigoria non possono sbagliare allenatore ancora una volta”.
Furio Focolari (Radio Radio Mattino 104.5): “La Roma deve fare un’impresa per battere la Juventus, non so se la squadra di Spalletti di questi tempi sia in grado di farla. Un ambiente non sereno non è una buona cosa anche per la squadra, ma credo che nello spogliatoio non si pongano problemi sulla questione Totti-Spalletti. Credo che non ne risentiranno. Montella è l’allenatore più sopravvalutato che c’è in Italia. Per la panchina della Roma andrei a prendere un allenatore importante”.
Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino 104.5): “Io di Roma da scudetto non parlerò mai più. Poi quando succederà allora lo racconteremo, ma farlo prima è inutile. Sull’allenatore nuovo credo che Monchi ci stupirà con qualche sorpresa”.
Sandro Sabatini (Radio Radio Mattino 104.5): “Nella Roma c’è una situazione surreale. Da quanto mi risulta Spalletti ha deciso di andar via e si muove di conseguenza. Domenica sera, però, ha detto delle parole che non doveva dire. Mi meraviglio, per questo, che Pallotta lo difenda. Ora ho un dubbio: non so se Totti resterà come dirigente tipo Zanetti o andrà via male come fece Maldini. Spero che la Roma prenda un allenatore italiano. Emery non mi ha mai convinto e la Roma non deve farsi convincere da Monchi. Montella? Prima o poi tornerà ma non so se sarà la scelta migliore. Vedrei meglio Di Francesco”.
Nando Orsi (Radio Radio Mattino 104.5): “Monchi decide sulla scelta dell’allenatore. Spalletti va via anche per i risultati che non ci sono stati. A me piace come allenatore ma se devo fare un bilancio su questo suo anno e mezzo dico che è negativo. Doveva combattere di più per lo scudetto e fare meglio in Europa e in Coppa Italia. Non so se Montella sia il profilo giusto. Anche io non andrei a prendere Emery”.
Augusto Ciardi (Teleradiostereo 92.7): “Pallotta a fine stagione parla di Totti e Spalletti? Francamente non mi interessa. Tutte le piazze possono essere considerate difficili. Quando le cose vanno male, anche gli allenatori manager non riescono a mettere una pezza ovunque. Anche i migliori vanno in difficoltà. La Juve ha capito di aver vinto il campionato più di due mesi fa, quando la Roma ha perso con il Napoli”.
Claudio Moroni (Centro Suono Sport 101.5): "Non ci si può spaccare perché uno sta con Totti e uno con Spalletti. Parlano tutti, non è possibile, bisognerebbe pensare di più al bene comune, la Roma. Pallotta doveva far capire meglio a tutti l'accordo che avevano preso con Totti, spiegandolo con più enfasi".
Salvatore D'Arminio (Centro Suono Sport 101.5): "Sono molto preoccupato per la situazione che si è venuta a creare. Ci si mette anche Pallotta da Boston, uno che vive un'altra realtà, non sa di calcio. A Milano io avrei fatto giocare Totti".
© RIPRODUZIONE RISERVATA