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‘RADIO PENSIERI’, ZAMPA: “Dzeko va valorizzato”, DOTTO: “E’ una palla al piede per questa Roma”

Redazione

GIANCARLO DOTTO:Per me quella dell’altra sera è stata la più grande delusione da quando sono romanista. Includo la sconfitta con il Liverpool, con il Lecce e con la Sampdoria. Non c’è mai stato questo scarto così clamoroso tra quello che mi aspettavo e quello che è successo. Questa sconfitta mi ha lasciato letteralmente sbalordito. Ci sono due grandi equivoci tecnici. Uno: per me Dzeko alla Roma è un problema serio, è una palla al piede per la Roma. Tutto ciò che arriva dalle sue parti o muore o ritarda. Mi mangio le mani nel vedere Zaza al West Ham, ma mi preoccupo anche per Sadiq al Bologna. Due: Juan Jesus. È un giocatore lento, sembra arrivare sempre in ritardo”.

ALESSANDRO AUSTINI:Lo sport è fatto anche di sconfitte e grandi delusioni. Ieri Spalletti ha fatto un lungo discorso alla squadra per ricreare una traccia, come l’ha chiamata lui. L’entusiasmo adesso si ricreerà soltanto attraverso una lunga serie di risultati positivi. Pensa a Strootman ad esempio, che in tutti questi anni non ha mai fatto una partita da titolare nel girone di Champions. Un’altra occasione sfumata, dopo aver guardato gli Europei da casa. Per lui non è facile, come non lo è per altri. Adesso va tirata fuori una forza mentale che non so se questa squadra ha”.

MARCO MADEDDU:L’Europa League sembra un obiettivo perseguibile in pieno, forse per il tifoso della Roma pregustarsi un percorso lungo in Europa non è così male. Mi auguro che nessuno pensi dentro Trigoria di snobbare la competizione”.

MARCO VALERIO ROSSOMANDO:La Roma ha bisogno di fare scuola guida in Europa League per poi sedersi al tavolo dei grandi tra qualche anno. In Europa la Roma vale l’Hannover, il Bruges”.

ADRIANO SERAFINI:“Se non è la squadra a crederci in primis, è difficile arrivare agli obiettivi prefissati. La stagione non è finita e inoltre penso che la squadra sia tecnicamente più forte rispetto quella dello scorso anno. Non avevamo capito bene i limiti che aveva questa squadra prima del match contro il Porto: non me la sento però di parlare di un flop totale perché non credo che possa esserlo al 25 di agosto. La squadra è ancora frenata nel suo processo di crescita, anche con Spalletti. Per la prima volta ho visto la Roma giocare meglio in 9 piuttosto che in 11: bisogna ripartire da questo dato. Quando le partite hanno un peso specifico diverso, la Roma continua a fallirle anche con Spalletti che è un allenatore che lavora molto sulla testa”.

AUGUSTO CIARDI: Iturbe sembra in difficoltà, non ha da dare nulla di utile per la squadra. Per me dopo la Juventus continua ad esserci la Roma. In pochi si sarebbero aspettati l’eliminazione della Roma, la squadra non era assolutamente inferiore al Porto. Io prima di prendere Juan Jesus avrei puntato su altri 10 giocatori. Paredes è giovane, ma non è da condannare dopo la partita contro il Porto. Strootman si è impegnato fino alla fine ma non ci si può aspettare da lui subito il massimo della resa”.

DARIO BERSANI: “Sabatini non dovrebbe essere così vicino alla squadra, lui stesso ha dichiarato di esser innamorato della sua squadra. Obiang non lascerebbe mai il segno, al posto suo farei giocare Gerson”.

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