rubriche

‘RADIO PENSIERI’, BALZANI: “Spalletti? Soffre di nuovo di sindrome di accerchiamento”

Redazione

GIANCARLO DOTTO:Dzeko? Io direi solo di stendere un silenzio, mai come in questo caso pietoso. Sulla vicenda di Totti il disgusto poi diventa definitivo e totale. Ma non tanto verso Totti, ma verso l’idolatria di questa città, non la sopporto più. Un caso di provincialismo spacciato per amore. Ieri abbiamo visto per la prima volta da quando è tornato il corto circuito di Spalletti, ha perso la lucidità. Quello che non sopporto è una città che ha trasformato il tutto in una guerra di religione. Sembra che ieri abbia giocato solo Totti”.

FEDERICO NISII: "Ieri è stata la peggior giornata di Spalletti da quando è tornato alla Roma, sia per la gara che nel post-gara, anche per quello che ha detto su Dzeko. Il bosniaco ormai è più un caso umano che tecnico, è un uomo in grave difficoltà emotiva. È imbarazzante la differenza tra la prestazione di Dzeko prima di quell’errore incredibile e dopo: non ha azzeccato più neanche il minimo sindacale. Totti e Spalletti ormai sono incompatibili. La faccia e gli occhi di Spalletti mi sembravano quelli dello Spalletti che lasciò la Roma dopo 4 anni e mezzo, il tutto dopo meno di 4 mesi. Ma è possibile?".

MARCO MADEDDU: "La cosa che mi preoccupa è lo sguardo di Spalletti, ho rivisto lo sguardo del 2009. L’ho rivisto guardare fisso nel vuoto verso terra, ed è la cosa che più mi preoccupa. Io mi auguro che Spalletti possa ritrovare la lucidità di qualche settimana fa, soprattutto la grinta, la voglia e la cattiveria".

PIERO TORRI: "Io non vedo innocenti. Sto con Totti o con Spalletti? Io sto con la Roma, vorrei che se lo mettessero in testa tutti. Ha torto Spalletti: Totti ha rimesso in piedi una partita che la Roma stava incredibilmente perdendo. Sarebbe stato molto più utile che Spalletti oggi avesse alzato la voce, non ieri a caldo. Credo che a pagarne le conseguenze sia la Roma, questo mi consente di non assolvere nessuno. Ha torto anche Totti, con quell’intervista al TG1 di qualche tempo fa. Abbiamo torto noi, che forse abbiamo parlato troppo. Io vorrei che si pensasse alla Roma. Io sono molto più preoccupato per quanto successo nel post-partita che per il pareggio di ieri. Sono terrorizzato. Si decidesse, non si può continuare a stare in sospeso con un giocatore che si chiama Francesco Totti".

ALESSANDRO AUSTINI:"Continuo a faticare per capire la situazione psicologica di questa squadra. Credo che la Roma abbia sottovalutato l’avversario, perché l’Atalanta gioca sempre così. Si è rivista la Roma del girone di andata, ma io avevo visto qualcosa di preoccupante già nel secondo tempo con il Bologna. Ma è un caso che dopo il derby vinto tu hai un contraccolpo negativo? Mi auguro che non ci sarà lo stesso finale del girone di andata, ma i numeri sembrano abbastanza chiari. Sono quattro punti in più rispetto a Garcia. Non credo che questa squadra abbia la forza di cambiare.  Su Totti, io ci vedo da una parte il sentimento. Molti lo usano per danneggiare la Roma, io spero che Totti non si faccia usare da queste persone. Si vede che Spalletti non ha una gestione serena. Io credo che ieri abbia un attimo esagerato con le dichiarazioni, sembrava gli rodesse perché aveva segnato Totti. La frase del “non vincete da anni”, secondo me era rivolta a Totti, non alla squadra. Spalletti è arrabbiato perché Totti esulta e i giocatori perdono tempo ad esultare con lui invece di correre a prendere quel pallone. Totti è un’entità parallela alla Roma e il fatto che ci ritroviamo qui a parlarne credo che sia la risposta al perché la Roma vuole interrompere questa storia. Perché è una cosa che toglie energie e attenzione alla squadra. Hai fatto una partita schifosa e ti fermi a festeggiare? Dzeko non è questo, cosa facciamo ai giocatori? E’ sempre stato molto forte, ma quel giocatore l’ho visto solo nelle prime 4/5 giornate".

UBALDO RIGHETTI:"Quando giocavo io c’era chi giocava a carte e chi faceva tardi perché ci si riuniva in una stanza a mangiare tramezzini, questo durante l’anno dello scudetto. E’ una cosa che è sempre esistita. Poi ci sono gli allenatori che lo vietano e altri che non lo vietano. C’è una situazione di grande disagio, un allenatore che viaggia da solo e c’è il giocatore più rappresentativo che non si espone, entra in campo e fa la sua prestazione che ha un popolo dietro e Spalletti perderà sempre. Ma chi ci rimette? La Roma. Qui pensiamo a livello di singolo, ma la Roma è la cosa più importante".

RICCARDO 'GALOPEIRA' ANGELINI:"Io non sono né spallettiano né tottiano in questa situazione. Se fai i complimenti a Totti, abbassi gli altri. Totti non ha bisogno di essere lodato, sa che è bravo. Forse Dzeko ha bisogno di sentirselo dire in questo momento. A Roma ci sarà sempre qualcuno che creerà un tutti contro tutti, o uno contro uno. Mi fa ridere la doppietta di Borriello. C’è un allenatore adesso che prova a portare una mentalità, una normalità, ma non interessa a nessuno. Chiama più l’attenzione Spalletti-Totti o Sensi-Pallotta. Iniziamo a pensare alla partita di mercoledì, la Roma ha bisogno del suo pubblico allo stadio".

AUGUSTO CIARDI:"Temo si sia imboccata una strada sbagliata. Adesso c’è un allenatore che sembra molto più nervoso rispetto a qualche settimana fa. Dzeko? Velo pietoso, non so più neanche come definirlo, Ha messo in difficoltà due allenatori. Io sarei andato in campo con El Shaarawy e Perotti.

Chi deve gestire la vicenda Totti, Spalletti? Lui lo sta trattando da giocatore, ma almeno ci mette la faccia, a differenza della dirigenza. L’ultima volta che ha parlato il dg è stato per dire che non esiste un caso. Voi pensate che Spalletti ce l’ha con Totti o che magari non riesce a giocare 10 partite consecutive? In questo momento non riesco a vedere prospettive future senza Spalletti. Voglio ricordare cos’era la Roma prima di Spalletti, era quella che ha perso contro lo Spezia".

Potresti esserti perso