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‘RADIO PENSIERI’, BALZANI: “Spalletti? Soffre di nuovo di sindrome di accerchiamento”

Redazione

GUIDO D’UBALDO:Totti sa bene che se, anche se dovesse rinnovare, non sarebbe utilizzato da titolare. La verità però sta venendo a galla e Sabatini ieri ha sottolineato il fatto che Pallotta ha deciso che a Totti non verrà rinnovato il contratto e al capitano gli verrà comunicato a fine stagione. Credo che Pallotta quando incontrò a Roma Totti nelle ultime occasioni gli ha prospettato alcune ipotesi. Spalletti sin dall’inizio lo ha detto che nella vicenda lui non ha voce in capitolo”.

ROBERTO RENGA:Totti non è un giocatore ingombrante ma è come un grande albero, fa tanta ombra. Le dichiarazioni di ieri di Spalletti non hanno un perché. Ha offeso la squadra e un capitano ha il dovere di difendere la squadra. Lui è finito? No, è come gli altri non mi sembra che nella Roma ci sia qualcuno che sia più determinante rispetto a lui. Chi ci rimette adesso è la Roma che ha bisogno di uno Spaletti lucido, ha bisogno di Totti e ha bisogno di Dzeko, ma non di qeusto Dzeko. Ieri mi è sembrata la Roma di Garcia, vedendo gli errori di formazione”.

TONY DAMASCELLI:Ieri Spalletti ha sbagliato a dire quelle cose in tv e ai giornalisti. Io già avevo detto che davanti alla gestione delle difficoltà Spalletti avrebbe avuto problemi. La Roma ha perso 7-1 con Spalletti eppure lui non lo ricorda mai questo. Quando dice che Dzeko è demotivato davanti alla presenza di Totti, allora che allenatore sei? Vedo una società in estrema confusione che gestisce male queste vicende. Ci vuole un direttore generale con pieni poteri ma quest’anno non vedo che nessuno si prende le responsabilità”.

ALESSANDRO VOCALELLI: “Ieri Spalletti era in uno stato di agitazione, non era sereno. Ma il problema è che sono quattro mesi che lui non perde occasione di fare battute su Totti, prima lo ha paragonato a Pizzul, quindi al passato, poi del fisico. C’è un pregresso che lo porta a dire cose fuori dal mondo. O lui fa un passo indietro o altrimenti diventerebbe un problema per la Roma. Io, se Spalletti è questo, francamente non lo avrei preso”.

ILARIO DI GIOVAMBATTISTA:In queste ore, da quello che io so, sono cambiate parecchie cose. Io so per certo che se viene confermato Totti allora Spalletti se ne va”.

STEFANO AGRESTI:Pallotta mi sembra un burattino nelle mani di Spalletti. Prima diceva che doveva decidere Totti sul da farsi, ora dice l’opposto. Ha consegnato la Roma nelle mani di Spalletti e gli sta consentendo di fare quello che sta facendo. Se l’arrivo di Spalletti implicasse il fatto di trattare così il capitano allora non doveva prendere il tecnico toscano”.

FRANCO MELLI:Una società seria al di là dei risultati giudica i comportamenti. Quello di Spalletti è un comportamento da esagitato, mente Totti sta facendo il suo subendo molto e rispondendo in campo. Spaletti, per me, è stato chiamato apposta per mettere da parte Totti”.

MARIO MATTIOLI:“Alla fine del campionato ci saranno i soliti quindici punti di distacco tra la Roma e la Juventus, come negli anni precedenti. Pallotta ha sin da subito fatto terra bruciata attorno a Totti. Non si è mai visto attaccare un calciatore che ha fatto nelle ultime due partite un assist e un gol. La Juve fece una cosa diversa con Del Piero, loro sono una Società. La Roma non lo è. Ieri a Bergamo chi c’era della società? Ce ne è uno che va a fare l’innamorato sugli spalti e amoreggia. Se un dirigente è in tribuna e amoreggia, ma che sta lì per conto della società? Hanno messo l’allenatore allo sbaraglio e lui ha abboccato”.

ILARIO DI GIOVAMBATTISTA:“Per me l’Inter andrà in Champions. Totti è stata la mossa della disperazione, e anziché ringraziare quello che il capitano ha fatto in campo, Spalletti è andato su tutte le furie. Incredibile. Sembra che Pjanic non abbia giocato come punizione per aver giocato a carte con Totti e Nainggolan la sera prima. È Spalletti che non vuole Totti, dato che ha tirato fuori le palle lo dichiari apertamente”.

XAVIER JACOBELLI:“Nove vittorie e tre pareggi nelle ultime dodici partite, sono un ruolino abbastanza positivo per Spalletti. Ma non riesco a capire il contenzioso con Totti. Quando tu hai la fortuna di avere un mito del calcio mondiale, che nelle ultime due partite ha fatto benissimo e ha cambiato le partite, ma perché andarlo a criticare? Questa Roma non può fare a meno di Totti, e lui ha il diritto che va riservato alle leggende del calcio mondiale. Lui è una leggenda, lo ha dimostrato contro il Bologna, lo ha dimostrato anche ieri contro l’Atalanta. Le dichiarazioni di Spalletti? Non stanno né in cielo né in terra. Totti è l’oggi, il domani e il dopodomani. Sono sbigottito, era Dzeko quello da criticare, non Totti. E' il bosniaco il problema”

NANDO ORSI: “Garcia è stato cacciato come il responsabile di tutti i mali, ma i problemi sono strutturali, a cominciare dalla qualità dei giocatori. Le vittorie iniziali di Spalletti avevano spento le critiche, ma poi emergono sempre a galla. La Roma ha pareggiato non perchè la sera prima ha giocato a carte”.

ROBERTO PRUZZO: "Ma che Totti giocava da solo a carte? Questa è una situazione che deve essere chiarita e che deve avere una parola fine. La questione Totti va chiarita in un verso o in un altro. Questo Dzeko è un problema, questo è una roba che è difficile vedere in giro per l'Europa. E' un problema adesso e lo sarà in futuro".

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