rassegna stampa

Ranieri: ?Ho vinto, sbagliato e pianto. Adesso torno in Europa?

(Extra time – L.Bianchini) ?Lo dice anche il poeta: ?Tra Lerice e Turb?a la pi? diserta / la pi? rotta ruina ? una scala / verso di quella, agevole e aperta?.

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(Extra time - L.Bianchini)?Lo dice anche il poeta: ?Tra Lerice e Turb?a la pi? diserta / la pi? rotta ruina ? una scala / verso di quella, agevole e aperta?.Siamo al centro della Divina Commedia e Dante fa un paragone: il monte che ha davanti - il Purgatorio - ? pi? difficile da scalare delle montagne tra Lerici e La Turbie. Settecento anni dopo, aggiornamenti: sul Purgatorio nessuna novit?, ma ora a La Turbie si arriva in venti minuti di auto da Montecarlo. Il Monaco ha costruito l? un centro sportivo, scavato nella roccia, e?Claudio Ranieri?fa quella strada ogni giorno: viene da anni di esoneri, vagamente infernali, e allena in Ligue 2 una delle squadre col budget pi? alto d'Europa. Il 2012-13 ? anno di transizione e il Purgatorio, luogo di passaggio, rende bene l'idea.

Il Monaco ? primo e sabato va a Nantes, contro la seconda: la promozione in Ligue1 ? vicinissima?

?Calma, siamo sempre stati nei primi tre, ma in autunno non giocavamo cos? bene?.

La chiave?

?Obbadi. A fine ottobre vincevamo 1-0 contro il suo Troyes in Coppa di Lega, poi ? entrato lui e ha cambiato la partita. L'abbiamo comprato e ha cambiato anche noi?.

In un'intervista lei ha detto: ?Obbadi ? il nostro Beckham?. I compagni lo hanno preso in giro per tutto l'allenamento.

?Qui ? cos?, l'approccio ? al 100% pi? rilassato. Non come in Italia, dove la partita ? il momento pi? tranquillo?.

Il Monaco a quale squadra italiana assomiglia?

?Se ne facciamo un discorso di pressione, al Chievo?.

L'Equipe ha scritto: ?Ranieri ? "Le Bricoleur" perch? aggiusta tutto?. In due regole, come si fa?

?Servono giovani con avvenire e anziani che non siano gelosi. Io al Chelsea ho avuto Desailly e Zola, al Valencia Carboni, Alain Roche e tanti altri?.

E i giovani? Qual ? stata la sua grande scoperta?

?Difficile... forse John Terry. Un giorno lo vidi con le riserve del Chelsea e dissi: "Diventer? capitano della nazionale". I miei titolari erano Leboeuf e Desailly, campioni di tutto con la Francia, ma cambiai. Stava fuori Leboeuf?.

Terry aveva 20 anni. A quell'et? Ranieri stava per passare alla Roma.

?Mi tesser? Helenio Herrera, dopo due provini. Giocai anche per Scopigno e Liedholm, poi chiesi di andare via?.

E divent? allenatore, quasi mai per pi? di due anni nello stesso club. Perch??

?Perch? una squadra al massimo non l'ho mai avuta. All'Inter, ad esempio, credo di essere stato l'unico allenatore per cui invece che comprare si ? venduto?.

? vero che Thiago Motta piangeva ogni giorno per andare al Psg?

?S?, sapeva che il momento magico era terminato. Secondo me chi ha pensato che all'Inter fosse tutta colpa mia, non capisce di calcio. Per? non parliamone, acqua passata non macina pi??.

E lei non ha mai sbagliato?

?Certo. Non sarei dovuto tornare a Valencia nel 2004 e neanche andare via nel '99: chiesi 2-3 rinforzi ma il club disse no, cambi? tecnico e vinse?.

Alla fine di Chievo-Inter ha quasi pianto.?

?Avevo gli occhi lucidi per il gol di Milito: usciva da un periodo nero. Piansi anche dopo la vittoria in Arsenal-Chelsea del 2004, nei quarti di Champions. Ci battevano sempre?.

In Inghilterra ha rischiato di tornare col Wba.

?Vero, ma a maggio ho quasi scelto il Qatar. Era tutto fatto, poi ? arrivato il Monaco. Per il prossimo mercato sento un sacco di nomi, anche Tevez. Ma non ci credo?.

Il presidente Rybolovlev ? molto particolare: ? ricchissimo e non si fa quasi mai vedere. Con lei parla?

?Ci incontriamo una volta a settimana. Parla solo russo e, vero, non ama mostrarsi. Ma vuole portarci in Europa?.

Il principe Alberto non ha protestato quando lei ha detto ai giocatori ?o vincete o vi ammazzo??

?Via, non potendo parlare in italiano non posso esprimere tutti i concetti: ho detto "I kill you" per farmi capire. Si sono messi a ridere tutti?.

I giocatori?

?No, i giornalisti. I giocatori un po' meno. Loro lo sanno, dico le cose due volte. Alla terza, caro mio, se non capisci...?.

Funziona?

?Nessuno mi ha mai giocato contro. Mai. Qui per? sono speciali, c'? questa usanza per cui a inizio giornata ci si d? la mano. ? tutto uno stringere?.

Allora stretta di mano di fine intervista. Un ultimo desiderio: tornando a Dante, ci dice quali calciatori manderebbe all'inferno o in paradiso?

?Nooo, neanche sotto minaccia?.

E un suo desiderio?

?Vorrei allenare una nazionale, un giorno?.