Il record d'incasso per il calcio italiano fa felici i conti di Trigoria, tutto il resto fa felice la Roma tutta. I tifosi da mercoledì notte si sono stretti intorno a Di Francesco e alla squadra in un abbraccio senza fine. Tantissimi i messaggi di "romanismo", per dirla alla De Rossi: stavolta, dopo dieci anni senza successi, è subentrata la speranza di quello che sarà.
rassegna stampa
Romanismo. Tifo, soldi e passione: riesplode una moda
Dal record d'incasso ai mille omaggi alla squadra: la città si è rinnamorata dei giallorossi
Un anno fa - scrive Chiara Zucchelli su "La Gazzetta dello Sport" - venivano tolte le barriere dalle curve, ma c'era l'eco di un rapporto difficile con la società e difficilissimo con le istituzioni. Per non parlare della crisi di Spalletti nei confronti di Totti che aveva logorato una tifoseria intera. Di Francesco e i giocatori sono riusciti a riportare la gente allo stadio, aiutati da una politica dei prezzi che ha riempito l'Olimpico nelle partite non di cartello ma anche contro il Liverpool, nonostante i costi alle stelle. Ma la passione non ha prezzo e così il derby del 30 aprile 2017, con poco più di 43 mila spettatori, è solo un lontano ricordo.
E adesso l'Olimpico è lo stadio dove una squadra partita in terza fascia ha dimostrato che in Champions si può lottare per i propri sogni. Lo striscione che si lesse nel 2011 in Curva Sud ha acquistato un senso: "Mai schiavi del risultato", c'era scritto. Valeva ieri. Vale ancor di più oggi.
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