rassegna stampa

Roma-Juve è un affare da giganti

Il primo tempo meglio i bianconeri, poi si vede una Roma migliore e un Edin Dzeko più "cattivo" riesce a trovare il pari

Redazione

Al Gillette Stadium di Boston si è avuto un primo assaggio del campionato che sarà. L'ha spuntata la Juventus ai rigori ma qualche indicazioni è arrivata. I bianconeri, che hanno mantenuto allenatore e gran parte dei giocatori, sono più avanti. La Romasarà un osso duro se riuscirà a diventare la squadra che vuole Di Francesco.

La Roma dimostra di aver assimilato in parte i rudimenti del calcio del suo allenatore. La squadra per 25 minuti è cortissima e fa molta densità in mezzo al campo, per questo la Juventus all’inizio ha faticato a trovare le punte. Il gol del vantaggio nasce da un errore della difesa giallorossa: gran palla di Alex Sandro per Mandzukic, che scarta Alisson e segna di sinistro. Nel primo tempo la Juventus gioca meglio, probabilmente anche perché conosce a memoria le trame del collaudato 4-2-3-1. Dal piede di Defrel per la Roma nasce una delle due azioni pericolose: all’8’ fa l’assist per Dzeko che tocca malamente e manda fuori. Alla Roma però manca intensità, De Rossi e compagnia vanno in difficoltà sulle infilate della Juventus; Nainggolan e Strootman sono troppo pesanti per poter già essere in forma campionato e Peres è costantemente in difficoltà sulla destra, dove i bianconeri fanno male con Alex Sandro.

Nel secondo tempo i giallorossi ripartono all’attacco e colpiscono una traversa con Strootman. È una Juve diversa con le due mezzali che devono entrare e inserirsi. Nella Roma entra Under, ragazzino interessante. Non è un caso che con l’ingresso in campo del turco e di Gerson, oltre che di un buon Gonalons, i giallorossi riescano a trovare il pari: l’azione parte proprio dai piedi del turco, che passa al brasiliano, poi cross di Kolarov e Dzeko colpisce, complice Barzagli che se lo lascia scappare. C’è spazio anche per un tiro (fuori) di Bernardeschi prima dei rigori che premiano la Juve.

(F.Della Valle)