Marco Andreolli e Edin Dzeko, 187 e 193 centimetri, gladiatori contrapposti alla Sardegna Arena. Il primo ritrova la maglia da titolare ed è reduce da una prova in chiaroscuro da subentrato nel k.o. per 4-1 con la Samp. Il bosniaco vola leggero: se decide di segnare non ha confini, campionato o Champions funziona sempre, scrive Mario Frongia su "La Gazzetta dello Sport". Un duello che vale una fetta importante del posticipo di oggi. Andreolli è meticoloso come pochi, attento al lavoro, nessuna concessione a tavola. È alla sua prima stagione al Cagliari. Il club l’ha ingaggiato – contratto biennale – lo scorso 17 luglio per rimpiazzare Bruno Alves. In questa stagione è andato a corrente alternata. "Ma il momento è adesso" come ha scandito Lopez ieri sera.
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La forza fisica e le incursioni di Edin e compagni vanno marcate da squadra. La Roma non fa sconti, i rossoblù neppure a pensarci. Per Marco, che farà coppia con Ceppitelli, il treno è quello giusto. E per prenderlo sarà necessaria la rabbia di chi non ci sta a soccombere. Anche da ex – 8 presenze in A, 1 in Coppa Italia, 6 e una rete in Europa League con la Roma – Andreolli sa di essere chiamato alla prova del nove. Assenti Cigarini e Castan, squalificati, non al top Pisacane e Miangue, infortunato Romagna, il Cagliari va verso il 4-3-1-2. Il pullman di fronte a Cragno lo guidano Andreolli e Ceppitelli.
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