Per una cinquantina di minuti contro la Juventus è sembrato più il Dzeko prima maniera, quello del primo anno in giallorosso, che non il centravanti dei 39 gol stagionali. Ci ha messo più cattiveria, ha attaccato di più lo spazio e ha provato anche un paio di giocate importanti, e poi, a una ventina di giri di orologio dalla fine, ha messo dentro anche il pallone del pareggio, quello che ha permesso alla Roma di uscire senza sconfitte da questa International Champions Cup. Dzeko ha visto con gli occhi la discesa di Kolarov, ha intuito che il serbo avrebbe messo dentro un bel pallone basso e ha dettato il passaggio proprio lì, dove il terzino sinistro l’ha servito con un assist al bacio. Ci aveva provato poco prima anche Higuain (anche se il movimento è diverso), che però si è visto respingere il pallone da uno strepitoso Alisson. Per Pinsoglio, scrive Pugliese su La Gazzetta dello Sport, non c’è stato nulla da fare così che Dzeko si è potuto finalmente sbloccare. Un gol particolare, perché regala fiducia al club, all’ambiente ed a tutta la squadra. E perché è il suo secondo personale alla Juventus con la maglia giallorossa, dopo quello 30 agosto 2015, al suo esordio all'Olimpico. Dzeko era appena arrivato alla Roma, visse probabilmente la sua peggior stagione di sempre. E, a conti fatti, quel gol non gli portò fortuna. Ora, invece, Edin spera che la rete di ieri gli porti tutt’altra fortuna. Inaugurando un’altra stagione ricca di soddisfazione personali. Stavolta, però, magari anche con qualche trofeo.
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Il re dei bomber è pronto: Edin riparte da protagonista
Ieri il bosniaco si è sbloccato con il gol alla Juventus, servito da un assist al bacio di Kolarov
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