Lungo le strade del calcio, Ciro Ferrara, Claudio Ranieri e Antonio Conte, hanno vissuto un bel tempo. Napoli-Roma è solo una parentesi tra i ricordi e di molto altro ancora. Ecco le parole dell'ex calciatore rilasciate ad Antonio Giordano de La Gazzetta dello Sport.
La Gazzetta dello Sport
Ecco Ferrara: “Per i tifosi Ranieri è uno del popolo”
Ferrara, ricorda? "Quasi tutto e nitidamente. Il primo anno di Ranieri al Napoli, con la qualificazione in Coppa Uefa. Il secondo, con il 5-1 a Valencia e poi purtroppo la crisi di risultati che portò all’avvicendamento".
Poi c'è la Juventus tra lei e Ranieri. "Subentrai a lui a due partite dalla fine della stagione 2008/09".
Un intreccio romanzesco."Il suo Napoli fu il primo del dopo Maradona, con tutto ciò che una separazione del genere poté creare nell’ambiente. Ma Ranieri fu bravissimo, sapeva di innovazioni soprattutto nella fase difensiva, in cui scorgevi principi di Sacchi".
Andaste bene. "Chiudemmo quarti, che voleva dire Coppa Uefa perché la Coppa dei Campioni era riservata a chi vinceva il titolo. E partimmo discretamente anche nella sua seconda annata, con l’1-5 a Valencia, la cinquina di Fonseca".
Napoli-Roma che partita sarà in una parola. "Tattica, com’è giusto che sia tra due allenatori che si conoscono, sono legati da amicizia e si affronteranno a livello strategico. Conte sa bene che Ranieri proverà a sistemargli trappole ovunque".
Ranieri-Roma che rapporto è? "Claudio per i tifosi è uno del popolo, non ha bisogno di calarsi nell’ambiente. Non sarà semplice, non lo è il calendario che l’attende, ma forse è meglio così, perché gare di questo tenore si preparano di slancio".
Gli uomini della partita? "Buongiorno si è imposto senza indugi, ha avuto un impatto decisivo diventando pilastro e riferimento; è forte, forte, forte. E per la Roma la svolta può passare dalla leadership di Pellegrini, serio, scrupoloso, attento. Non è mai facile essere profeta in patria e quando i risultati non arrivano diventa tutto persino peggio. Ma lui ha la stoffa".
Gli allenatori quanto possono incidere? "Ranieri ha empatia, sembra proprio che la Roma avesse bisogno della sua presenza. Non ha bisogno di calarsi nell’ambiente, ne è già padrone. E il carisma di Conte è impressionante, si è posato sul Napoli e lo sta caratterizzando a modo suo. Ha il senso del comando, un’autorevolezza pure quando parla".
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