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Il Tempo

La notte di Dovbyk

La notte di Dovbyk - immagine 1
Domani l'attaccante ucraino ha l'occasione di scrollarsi di dosso tutte le critiche per un rendimento che a ora stenta a decollare. L'andata dei play-off di Europa League è cruciale per la stagione
Redazione

Scocca l'ora di Dovbyk. Nella partita di domani sera contro il Porto molti degli occhi dei tifosi romanisti saranno rivolti sull'attaccante ucraino, chiamato a dare una svolta a una stagione che fino ad ora lo ha visto protagonista di diversi alti e bassi, senza aver convinto del tutto in questi mesi. E la sfida di andata dei play-off di Europa League rappresenta l'occasione adatta per conquistare tutti quanti ed eliminare o almeno ridurre i dubbi che lo circondano anche nella stessa Trigoria. Lo scrive Filippo Biafora su Il Tempo. La mancata presenza nella formazione iniziale nell'altra partita decisiva della stagione, quella di Coppa Italia contro il Milan, è stata una grande sorpresa, soprattutto dopo la panchina contro il Napoli. Sebbene il ballottaggio con Shomurodov sia ancora vivo, sembra in vantaggio l'ultimo capocannoniere della Liga. Un'eventuale nuova preferenza per l'attaccante uzbeko da parte del tecnico testaccino avrebbe il sapore di una bocciatura pesante. Dovbyk al momento ha siglato 13 reti con la maglia giallorossa, di cui soltanto 2 nel maxi-girone di Europa League. Non proprio numeri da trascinatore europeo. Oltre al centravanti l'altra incertezza sulla formazione riguarda la presenza o meno di Pellegrini, anche lui di nuovo in bilico dopo che sembrava ritornato nelle grazie di Ranieri. Pisilli, per una Roma più accorta con un 3-5-2, ed El Shaarawy, per una squadra più offensiva con il collaudato 3-4-2-1, lo insidiano. Ad essere decisiva sarà la rifinitura odierna.