rassegna stampa

Zeman: “Non è ancora la squadra che voglio”

(Il Messaggero – U.Trani) – «Non è ancora la mia Roma». La frase ha solo un’interpretazione. Zdenek Zeman non mette le mani avanti, nemmeno nella domenica in cui deve rinunciare a tre giocatori come De Rossi, Totti e Osvaldo.

Redazione

(Il Messaggero - U.Trani) - «Non è ancora la mia Roma». La frase ha solo un’interpretazione. Zdenek Zeman non mette le mani avanti, nemmeno nella domenica in cui deve rinunciare a tre giocatori come De Rossi, Totti e Osvaldo. Il boemo punta a proteggere il gruppo che sta studiando il suo 4-3-3. «Vorrei sempre avere l’intera rosa a disposizione. Ma mi fido dei sostituti. Tutti i miei calciatori possono far bene e quindi per me le assenze non sono un problema, anche se non potrò schierare alcuni uomini importanti».

Nessun timore, quindi, della trasferta in Sardegna, dove la Roma non vince dal 29 ottobre del 1995, doppietta di Daniel Fonseca, mancino e uruguaiano come Nico Lopez che ricorda l’antenato giallorosso per i due incisivi in fuorigioco e che oggi sarà il più piccolo della squadra bambina di Zeman, la più giovane, nei titolari, della serie A, con l’età media di 23 anni e 8 mesi.

«Per me non è emergenza. Nemmeno in attacco. Mi mancano due punte su sei, ne ho altre quattro. Quindi ho ancora un cambio. Ho Tallo che per me è centravanti». Zeman non cambierà posizione a Pjanic.«È centrocampista». La Roma ha preso solo un punto in due gare in casa e ha già cinque punti di distacco dal vertice della classifica. «Siamo all’inizio, le partite sono trentotto. In passato ho visto recuperare dieci punti e anche più. Noi siamo in vantaggio, il nostro non è un grande ritardo. Con il Bologna credevano di aver vinto ed è calata l’attenzione. Sto lavorando con la difesa per alzare la linea. Non posso cambiare improvvisamente la testa a chi da quindici anni gioca in un modo. Posso riuscirci con Marquinhos e Romagnoli, non con tutti»