rassegna stampa

Zeman batte le mani

(Il Messaggero – U.Trani) L’applauso di Zeman, alzandosi in piedi, è a Perrotta e alla Roma che, per la prima volta con lui in panchina, vince tre gare di fila.

Redazione

(Il Messaggero - U.Trani) L’applauso di Zeman, alzandosi in piedi, è a Perrotta e alla Roma che, per la prima volta con lui in panchina, vince tre gare di fila. «Ho festeggiato quella rete. E la terza. Era bella, una ripartenza a tre con tutto perfetto. A me è piaciuto anche il primo gol: per la giocata. Prima facevo le due dita per dire di giocare sul secondo palo e si è avverato...». Zdenek si gusta la sua giostra: 34 reti, comprese le tre a tavolino della gara non giocata contro il Cagliari. E guarda la classifica: la Roma resta sesta a 5 punti dal terzo posto.

«Sono soddisfatto, anche perché a Pescara avevamo giocato la nostra partita più brutta. Sono contento per la risposta che abbiamo dato dopo il gol subito. Continuo a dire che per me questa squadra può giocare bene a calcio e riuscire a fare risultati. Bisogna trovare continuità e concentrazione per novanta minuti» insiste il boemo che stavolta si è divertito. «Perché la Roma ha vinto con merito. Nel primo tempo abbiamo avuto poche occasioni e ho capito perché in cinque partite non ha preso gol il Siena. In fase offensiva mi aspettavo da loro qualcosa di più, anche se fare tutte e due le fasi è difficile per tutti. So che abbiamo fatto una grande partita, abbiamo cercato di vincere e ci siamo riusciti. Nel primo tempo eravamo troppo lenti, nel secondo, specialmente alla fine, siamo stati bravi. Forse stiamo meglio fisicamente ed abbiamo approfittato di qualche spazio in più».

Senza Osvaldo e Lamela, 15 reti in due, ecco Destro centravanti accompagnato in avanti da Totti e Pjanic. La formula ha funzionato. «La mia intenzione era giocare con 3 attaccanti più stretti, lasciare le corsie libere, penso che ci siamo riusciti». Fantastica la prestazione del capitano: «A me viene da ridere che si scopra Totti dopo quindici anni che gioca a questi livelli: è un giocatore che ha qualità, in più ci ha messo tanta voglia. Poi tutti sono sostituibile. Continuo a dire che lui gioca il calcio che faceva tredici-quattordici anni fa con me. Si diverte anche così, è contento in questa posizione che si va a cercare tra le linee e poi sicuramente ha più spazio, sia per il gioco che per il tiro». Ottima la ripresa di Pjanic: «Tutti i ragazzi sono partecipi alla causa e Pjanic è riuscito a fre quello che doveva. L’ho visto bene. Il ragazzo ha qualità ma deve andare ancora più dentro».Ammette la modifica tattica, anche se non totalmente: «Sono troppo vecchio per cambiare, cerco di fare calcio e giocare per vincere. Certo, poi bisogna adattarsi alle capacità di ogni giocatore. Ho dovuto dare fiducia a diversi uomini. Sono contento che i ragazzi hanno lavorato bene. Hanno usato tanta intensità nel recuperare la palla. Il Siena si è chiuso bene: era difficile entrare nella loro area».

Elogia e soprattutto protegge Tachtsidis. «Gli ho fatto i complimenti quando uscito. A volte uno non si rende conto di come ha giocato. Lui ha fatto molto bene, è un regista che fa girare il gioco, anche se ho sentito che hanno fischiato quando è uscito. Ha dato una grande palla a Florenzi sul primo gol, a me soddisfa quello che fa. Sa pure interdire essendo abbastanza pesante vince i contrasti. Ha recuperato tanti palloni, sono soddisfatto. E' calato alla distanza, ma era un momento in cui ci stavamo spaccando tra difesa e attacco». Ma poi fa uscire il greco e vince con Perrotta. «Ho inserito lui perché ha caratteristiche nell’inserimento, poi che ha fatto gol su respinta dell’avversario è un’altra cosa. Però ha certi movimenti e l’ho scelto per quello». Contro la Fiorentina torna De Rossi, trattato come uno qualsiasi: «Forse giocherà» si fa scappare Zeman. «Che devo dire, a qualcuno sembra strano quel forse. Spero che ci sia anche Lamela. Tanti possono tornare».