(Il Messaggero - U.Trani) - Ma, più che al campionato e alla graduatoria dopo solo quattro giornate, bisogna guardare alle motivazioni che hanno spinto Tosel a decretare la sconfitta della squadra rossoblù. Il presidente della stessa, il pittoresco e disubbidiente Massimo Cellino, ha sfidato la Prefettura della sua città e in assoluto le autorità, violando quelle che sono le norme di comportamento del codice di giustizia sportiva. Da consigliere della Lega calcio e di conseguenza garante delle regole del mondo del pallone, è andato allo scontro con il prefetto Giovanni Balsamo e il questore Luigi Savina. Questa è un’aggravante che complica la sua posizione. Sarà deferito dalla Procura federale e squalificato.[...]
rassegna stampa
Vince la Roma il giudice assegna lo 0-3
(Il Messaggero – U.Trani) – Ma, più che al campionato e alla graduatoria dopo solo quattro giornate, bisogna guardare alle motivazioni che hanno spinto Tosel a decretare la sconfitta della squadra rossoblù.
La Roma ha accolto la vittoria con «moderata soddisfazione». Evitando commenti e proclami. Avrebbe dovuto farlo già domenica, ma i dirigenti Franco Baldini e Claudio Fenucci sono stati coinvolti dal tam tam mediatico che li ha portati ad esporsi anche troppo sul rispetto delle regole: la loro richiesta per incassare lo 0 a 3 a tavolino ha generato reazioni di ogni genere. Ultima quella di ieri mattina di Cellino che, ancora con un comunicato del Cagliari, ha definito avvoltoio il direttore generale giallorosso Baldini, colpevole, secondo lui, di aver annunciato davanti alle telecamere il ricorso per avere la partita vinta.
Quel ricorso, come scrive anche Tosel, non c’è stato. E’ stato preannunciato. Se fosse arrivato sulla scrivania del giudice sportivo, lo stesso Tosel avrebbe preso tempo, sette giorni, prima di intervenire. E invece, ricevuta l’ordinanza del prefetto Balsamo, ha scelto di sanzionare subito il Cagliari per colpa di Cellino. E’ la prima volta che si assegna il successo per le parole di un presidente che tra l’altro era lontanissimo, su una spiaggia di Miami e non al Poetto, a qualche chilometro dallo stadio della vergogna. Ma il nostro calcio, ormai, è capace di tutto. [...]
Il dispositivo del giudice sportivo è stato sintetico. Del resto era tutto abbastanza scontato. Tosel ha deciso partendo dal provvedimento del prefetto di Cagliari che aveva disposto il rinvio ad altra data della partita Cagliari–Roma per tutelare l’ordine pubblico dopo l’invito di Cellino ai tifosi di presentarsi all’Is Arenas, nonostante la Lega avesse annunciato che la gara sarebbe stata a porte chiuse. Il giudice sportivo ha ritenuto che la provocatoria iniziativa assunta dal Cagliari abbia costituito una palese violazione dell’articolo 12, comma 2, del codice della giustizia sportiva (impone ai club la rigorosa osservanza delle disposizioni emanate dalle pubbliche autorità in materia di pubblica sicurezza) e considerato che tale violazione ha costituito la causa diretta ed esclusiva dell’impedimento alla regolare effettuazione della gara.
In più Tosel ha preso atto che la Roma ha preannunciato un reclamo, ex art. 29, comma 4, e visti altri due articoli, il 29, comma 3 (i giudici sportivi, in prima istanza, si pronunciano sulla regolarità dello svolgimento delle gara) e 17, comma 1 (determina, quando il club è ritenuto responsabile anche oggettivamente, la perdita del match) ha deliberato di sanzionare il Cagliari con la sconfitta 0 a 3, disponendo la trasmissione degli atti al procuratore federale. Sarà Palazzi a occuparsi di Cellino. Mentre il Cagliari, entro giovedì, dovrà presentare il ricorso alla Corte Federale. Con poche speranze, però, per il secondo grado.[...]
© RIPRODUZIONE RISERVATA