(Il Messaggero CURVA SUD P.Liguori) Siamo andati alla prima all'Olimpico come se fosse Natale. Eccitati, felici, pieni di belle speranze per i regali. Adesso sappiamo che quell'uomo vestito di rosso con la barba fa parte dello spettacolo, ma non è Zeman. Le renne non ci sono e i regali li portano Sabatini e Fenucci, quando Pallotta e Unicredito hanno soldi.
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Un bagno nella realtà per andare avanti
(Il Messaggero CURVA SUD P.Liguori) Siamo andati alla prima all’Olimpico come se fosse Natale. Eccitati, felici, pieni di belle speranze per i regali.
Proprio come i genitori nelle famiglie. Niente paura, un bagno nella realtà ci fa soltanto bene. E si va a San Siro con meno allegria, ma con la stessa speranza di vedere una bella Roma e di fare un campionato divertente. Zeman è la nostra Mary Poppins: ci tiene allegri e può fare qualche magia, ma non può farmarino in fondo il suo gioco se non ha laterali giusti e se a destra in difesa c'è un deficit di esperienza. Piris è bravo, aspetteremo che faccia pratica, ma Stramaccioni, che viene da Trigoria, ha pensato tutta la settimana come attaccarci.
Il boemo risponderà che avrebbe fatto meglio a pensare a come difendersi, visto che la sua Roma attaccherà come al solito. E questo ci fa piacere, però ci vorremmo anche vedere il gioco scorrere velocemente, come è successo soltanto per quindici minuti con il Catania. Forse a Milano verrà a salutare i compagni Bojan, di ritorno da Bologna. Questa è stata la sua settimana, con relative polemiche per il regalo al Milan. Una maggiore trasparenza non sarebbe male.
Anche tecnica: davvero non poteva entrare con il Catania Bojan nel secondo tempo? Zeman è stato costretto a usare Marquinho a destra, che neppure Luis Enrique l'avrebbe pensato. Stasera, vincenti o no, vorremmo uscire dal Meazza senza dubbi. Tanto la Roma dal cuore non ci esce.
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