«Sono molto soddisfatto dell'incontro con il presidente Platini, abbiamo toccato i principali punti in agenda: dal ruolo dell'Uefa nello scenario mondiale al rapporto con le singole federazioni. Platini, con il quale condivido un'amicizia di lungo corso, si è confermato un interlocutore lungimirante e attento al ruolo di un'importante federazione come quella italiana nel panorama europeo». Così il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, dopo l'incontro a Nyon con il presidente dell'Uefa, Michel Platini. Molti i temi sul tavolo di lavoro tra Uefa e Figc: dalla valorizzazione dei format dei campionati nazionali al consolidamento del ruolo della Confederazione europea nel contesto mondiale. Il programma della visita - Tavecchio era accompagnato dal dg Michele Uva - si è aperto con un colloquio privato tra Tavecchio e Platini, è proseguito con l'incontro allargato alle delegazioni e si è concluso con l'intervista del presidente Figc a Uefa.com.
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Tavecchio incontra Platini: «Insieme per lo sviluppo dello sport, Uefa interlocutore lungimirante»
"Sono molto soddisfatto dell'incontro con il presidente Platini, abbiamo toccato i principali punti in agenda: dal ruolo dell'Uefa nello scenario mondiale al rapporto con le singole federazioni"
Rispondendo alle domande, Tavecchio ha sottolineato come i progetti di sviluppo e finanziamento dell'Uefa siano di straordinaria importanza, «perchè consentono di promuovere il calcio soprattutto giovanile, femminile e nel settore infrastrutturale». «Un buon modello di indirizzo strategico - ha detto Tavecchio - nel rispetto delle autonomie delle singole Federazioni». Il presidente della Figc e Uva hanno presentato ai vertici dell'Uefa le riforme approvate in Italia, con particolare attenzione all'introduzione degli indici finalizzati al consolidamento economico-finanziario dei club di Serie A, ma anche alla ristrutturazione organizzativa in corso con il nuovo assetto di governance. «L'Uefa ha manifestato vivo apprezzamento per il percorso iniziato dalla Figc con Fiona May sul tema dell'integrazione e della lotta al razzismo - fa sapere la Figc - un investimento importante per promuovere i valori sani dello sport tra i giovani calciatori».
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