L'uomo simbolo degli azzurri è Roberto Mancini capace di riportare l'entusiasmo attorno a una Nazionale dimenticata e poco coinvolgente dopo la mancata qualificazione al Mondiale del 2018, scrive Gianluca Lengua su Il Messaggero.
rassegna stampa
Talento, gioco, gol ed entusiasmo. Mancio è l’uomo del Rinascimento
C'è di nuovo voglia di Nazionale da parte del pubblico grazie al lavoro svolto dal Ct
Il ct ha conquistato con tre giornate d'anticipo Euro 2020, non è mai successo nella storia e lo ha fatto grazie alla vittoria contro la Grecia per 2-0 arrivata davanti a un Olimpico in festa che ha sfiorato i 60 mila spettatori.
"Il mio unico merito è aver fatto credere i giocatori alle loro qualità quando tutti dicevano che non c'erano. Per me erano bravi e bisognava solo aspettare. È una squadra di carattere, che lotta, gioca e ovviamente deve anche migliorare" ha detto Roberto Mancini.
Adesso l'appuntamento per una partita da un peso specifico rilevante sarà all'Olimpico il 12 giugno quando ci sarà il match inaugurale dell'Europeo.
Non solo giovani, ma anche senatori come Buffon e De Rossi. L'ex centrocampista della Roma sarebbe dovuto essere all'Olimpico, ma l'infortunio rimediato con il Boca lo ha costretto a disertare la convocazione: "Lui e Buffon sono gli unici due che giocano ancora dal 2006. Sono due giocatori che hanno dato tanto alla Nazionale e mi farebbe piacere averli con noi".
Questa mattina gli azzurri sono attesi in Vaticano per un incontro privato di un'ora con Papa Francesco, poi è previsto l'allenamento al centro tecnico dell'Acqua Acetosa. Il presidente Figc Gravina ha detto: "Un sogno diventato realtà. Grazie al lavoro di tutti abbiamo ridato entusiasmo ai nostri tifosi".
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