La giunta di Virginia Raggi ha approvato la delibera che cambia il progetto Tor di Valle. Il provvedimento varato ieri dal Campidoglio conferma il dimezzamento delle cubature per l’"Ecomostro" di negozi e uffici che nascerebbe accanto allo stadio, ma cancella diverse infrastrutture previste nel progetto originario e la cui sopravvivenza, dopo l’accordo Comune-proponenti dello scorso 24 febbraio, finora era rimasta confinata nei retroscena, come scrive De Cicco su Il Messaggero.
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Stadio, saltano le opere: spariti ponte e stazione
I privati erano pronti ad investire complessivamente ben 80 milioni di euro per le due opere pubbliche
Dal progetto-bis di Tor di Valle spariscono il ponte carrabile a carico dei privati (circa 70 milioni di euro) e i lavori per la nuova stazione della Roma-Lido (altri 10 milioni). Nonostante la stessa Raggi, il 28 febbraio, pochi giorni dopo l’accordo, sul suo profilo Facebook includesse tra le infrastrutture confermate "un ponte sul Tevere" che, sosteneva la sindaca, "snellirà il flusso di automobili attuale e supporterà quello previsto in occasione delle partite e degli eventi". Di sicuro c’è che la giunta M5S ha rispettato la dead-line della Pisana e ha approvato al fotofinish la delibera per confermare l’"interesse pubblico" alla realizzazione del nuovo stadio della Roma. La nuova delibera, spiegano da Palazzo Senatorio, imporrà ai privati il raggiungimento dei "seguenti obiettivi di pubblico interesse": il dimezzamento delle cubature per il cosiddetto “Business park”, "attraverso l’eliminazione delle previste torri"; i lavori di messa in sicurezza dell’area per evitare il rischio idrogeologico; l’unificazione della Via Ostiense – Via del Mare nel tratto tra il Raccordo e viale Marconi; il potenziamento della ferrovia Roma-Lido, "prevedendo in particolare un servizio minimo di 20mila passeggeri l’ora sull’intera tratta, a cui vanno garantiti ulteriori 7.500 passeggeri l’ora sulla FL1 durante gli eventi sportivi".
Lo “sconto” più corposo riguarda il ponte sul Tevere, quello che la Raggi su Facebook inseriva tra le "infrastrutture opportune". Stando a quanto comunicato dal Campidoglio, sparirebbe quindi il nuovo ponte carrabile, che avrebbero dovuto pagare i privati. E non verrebbe menzionato neanche l’allargamento della stazione di Tor di Valle. Già dopo l’accordo erano stati cancellati i 4 pontili sul Tevere, un intervento da circa 10 milioni. A questo punto i risparmi per i privati si aggirerebbero intorno ai 200 milioni. "Questo è il documento che presenteremo in conferenza dei servizi, il 5 aprile", ha detto ieri l’assessore allo Sport, Daniele Frongia. Anche se ormai sembra sempre più probabile l’apertura di una nuova conferenza, con tempi contingentati. I privati però potrebbero chiedere una proroga, proprio grazie alla delibera di giunta votata ieri (in attesa del voto del Consiglio comunale).
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