Ha finito in ginocchio sull’erba. Ieri Spalletti è sembrato rassegnato, consapevole che dalla prossima settimana dovrà cambiare mantra, come scrive Stefano Carina su Il Messaggero, perché quello portato avanti per mesi ("Resto solo se vinco") ormai è sorpassato. "La classifica è sotto gli occhi di tutti e se la si guarda, ci si rende conto che la Juventus è forte e lo sta dimostrando. - ha detto il tecnico a fine gara- A Roma ho trovato la possibilità di lavorare e ce l’ho messa tutta. Poi si starà a vedere quello che sarà l’esito finale. Il risultato non è buonissimo, perché siamo usciti da entrambe le competizioni di coppa, ma nemmeno da buttare via. Se c’è la qualità e non si vince, qualcuno deve prendersi le responsabilità".
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Spalletti in ginocchio davanti alla Juve: “Zero rimpianti, ce l’ho messa tutta”
Il tecnico: "Bisogna pensare di lasciarsi il Napoli alle spalle: gioca un calcio bellissimo e noi dovremo essere perfetti"
E da tempo, sembra che Lucio non veda l’ora di assumersele. Ma guai a parlare di rimpianto: "Ma quale rimpianto – replica piccato - Noi giochiamo le partite, sempre. E’ chiaro che rischiano di essere due punti persi importanti, perché poi la realtà è che contro queste squadre in casa devi riuscire a vincere. Purtroppo nel calcio succede di approcciare male ad una gara. Quando le cose non ti vengono, rischi sempre di toccare una volta di più il pallone. Loro ci lasciavano liberi i terzini e noi abbiamo spinto poco e non benissimo. Nella ripresa è stata tutta un’altra storia e avremmo meritato un risultato diverso".
Rimane da difendere il secondo posto, ultimo baluardo di una stagione che non farà gridare al miracolo sportivo: "Dobbiamo tentare di arrivare davanti al Napoli che gioca un calcio eccezionale e ha un equilibrio di squadra di grande livello. Per farlo dovremo essere perfetti, e oggi lo siamo stati per metà".
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