Atmosfera poco natalizia a Trigoria durante la conferenza stampa di Spalletti alla vigilia di Roma-Chievo. Le critiche ricevute per l’impiego di Gerson a Torino non sono piaciute a Spalletti, come scrive Stefano Carina su Il Messaggero.
rassegna stampa
Scintille Spalletti: «Altrove si vince, qui tutto uguale»
Il tecnico conferma la frase sul suo futuro, ma attacca chi lo critica
E il tecnico, appena ha l'occasione di farlo, va giù duro. Prima difendendo giustamente Gerson («Lui ha un quindicesimo di responsabilità per la sconfitta di Torino, anzi non c’entra proprio niente. Prendetevela con me») poi scivolando in un’autocelebrazione che suona alquanto stonata: «Io sono andato via perché la stampa e la società dicevano che non ero all’altezza. Quando ero con lo Zenit di voi però non si parlava più e nessuno mi sapeva raccontare niente della Roma. E invece Luis Enrique ha vinto con il Barcellona, Ranieri ha vinto la Premier, qui invece è rimasto tutto uguale». Ricordando che proprio l’anno in cui lasciò la Roma, Ranieri sfiorò lo scudetto e che la stagione seguente i giallorossi raggiunsero gli ottavi di Champions, per poi inanellare con Garcia due secondi posti in campionato e un’altra qualificazione agli ottavi di Champions, è singolare che Spalletti dica queste cose dopo che negli ultimi mesi ha reiterato il messaggio che questo «è l’ambiente ideale per lavorare».
Tra l’altro un giocatore a lui caro, De Rossi, non più tardi di 20 giorni, ha chiarito come «in passato anche io pensavo che i mancati risultati dipendessero dall’ambiente. Crescendo però capisci che è una spiegazione che lascia il tempo che trova». Il «nessuno mi sapeva raccontare niente della Roma» non è piaciuto a Trigoria. Anche perché i tour europei dello Zenit non è che abbiano lasciato tracce indelebili.
Tornando all’attualità, il tecnico conferma le parole dette a France Football («Se non vinco me ne vado»): «È quello che dico sempre. Nel calcio si usa così, se non ci sono presupposti di vittoria si va via. Non ci vedo niente di scandaloso, anzi, sarebbe più scorretto dire ‘Non ho vinto niente, facciamo 5 anni di contratto’». Passerella finale sul mercato: «Potremmo prendere un centrocampista». Il nome è Rincon. E, come esterno, torna di moda El Ghazi.
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