In attesa della decisione di Spalletti, che a Trigoria già conoscono, la scoietà si sta guardando attorno per decidere il nome del prossimo allenatore. Giorno dopo giorno arrivano conferme sul fatto che le prime due scelte della Roma, come scrive Stefano Carina su Il Messaggero, siano Emery e Sarri.
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Sarri “chiama” la Roma
Il tecnico del Napoli, che piace tanto a Trigoria, parla del futuro: "Nel contratto ho una clausola per andare via". C’è anche Emery per il post Spalletti
Se per lo spagnolo garantisce Monchi e la partita si gioca sulla conferma o meno da parte del Psg, ieri il tecnico del Napoli non ha chiuso, in modo del tutto inatteso, ad un possibile addio. Le voci di un interesse della Roma nei suoi confronti, con tanto di contatto diretto con Baldini, sono ormai di dominio pubblico. Ieri poteva essere l'occasione per smentirle, come accaduto del resto un mese fa quando si era ventilato qualcosa di simile con la Juventus e l'allenatore aveva minacciato addirittura querele. "Sono in scadenza, se consideriamo la clausola Per me il prossimo anno (2018 il termine dell'attuale contratto, che può però essere rinnovato sino al 2020, ndc) può essere anche l'ultimo. Sia io che la società abbiamo questa clausola. Cosa mi farebbe restare? Non lo so, non ci voglio pensare. Per un futuro a lungo raggio ci sarebbero tanti ragionamenti da fare. Che vuoi che ti dica? Poi magari domani litigo con Aurelio" ha detto il tecnico del Napoli.
Una frase buttata lì in modo sibillino. Chi vuole Sarri si presenti con 8 milioni, valore della clausola rescissoria, valida però a partire dalla prossima stagione. Perché prima, davanti ad uno strappo del tecnico o per utilizzare le parole del toscano, ad un litigio, potrebbe ben poco. Chissà se la corsa al secondo posto non possa rappresentare l'ago della bilancia per determinare i rapporti tra i due.
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