Arrigo Sacchi, 79 anni, mai esonerato, non risparmia le critiche al calcio nostrano, scrive Emilia Mandi su Il Messaggero. Ma sono tutte costruttive. Ci spiega anche l'arte di allenare con gioia, concetto che va a braccetto con la capacità di scegliere giocatori e staff.


Il Messaggero
Sacchi: “Ci sono almeno 5 allenatori che darebbero alla Roma uno stile”
Le piace il calcio di oggi? "Siamo ancora in ritardo: il calcio italiano mette al centro il catenaccio e l'attacco individuale. Noi in Italia cerchiamo sempre di rubare. E così non si fa spettacolo".
In che senso rubare? "Nel senso che non cerchiamo di vincere con merito. E dopo paghiamo, paghiamo tutti. La Nazionale non gioca bene e come può giocare bene? Alcune squadre non hanno un gioco. Adesso ci sono dei miglioramenti. Speriamo che proseguano. Vogliamo vincere? Ma non abbiamo uno stile. E quindi quando vinciamo diamo l'esempio di un paese vecchio. Per me un successo senza merito non era una vittoria".
Abbiamo parlato di scelte, per quale allenatore opterebbe alla Roma? "Ammiro tutte i tecnici che organizzano una squadra dandole un senso e una capacità di successo. Il calcio deve essere uno spettacolo. Ci sono almeno 5 allenatori che potrebbero dare ai giallorossi uno stile che è la cosa più importante. Ranieri ha fatto bene".
Pronostici per Roma-Milan?"La Roma è favorita, sta bene, il Milan no".
Qual era il segreto di quel Milan?"lo nel formare una squadra non badavo alla tecnica, mi accertavo prima di tutto di aver di fronte persone affidabili, in grado di dare tutto. Facevo un po di pulizia sempre, ovunque andavo. Sceglievo persone che amavano quello che stavano facendo, che pensavano collettivamente. Non guardavo ai piedi ma alla testa. E anche alla collaborazione, al giocare insieme, con la squadra, per la squadra. A tutto campo, a tutto tempo. Quando si crea un ambiente con queste basi è una gioia allenare»"
© RIPRODUZIONE RISERVATA