La Roma e la Francia sono ai piedi di Manu Koné. Sono bastati poco più di 120 minuti in campo spalmati nelle due sfide di Nations League contro Italia e Belgio per far innamorare tutti, scrive Daniele Aloisi su Il Messaggero. Ai romanisti ne sono serviti ancora meno nella gara contro la Juve dove il centrocampista è entrato nell'ultimo quarto d'ora. Il ragazzo che è cresciuto nella periferia nord di Parigi sognava questo momento da sempre. Manu abitava a due passi dallo Stade de France e il pallone ha sempre fatto parte dalla sua vita. "Si alzava tutti i giorni alle 5:45 per prendere lo scuolabus, poi nel pomeriggio si allenava per la squadra della sua scuola", ha dichiarato la sorella Vanessa. Questa è stata l'estate della svolta. Prima l'argento alle Olimpiadi, poi la chiamata della Roma e infine l'esordio in nazionale maggiore. Contro il Belgio è stato tra i migliori in campo. Nella sua prima da titolare ha realizzato il 93% di passaggi riusciti (50 su 54), il 100% dei dribbling e 80 tocchi al pallone. Inoltre, la sua prestazione è impreziosita da 8 duelli vinti su 13 e ben 4 passaggi chiave.
Il Messaggero
Roma, una Manu sulla Champions
Il cartellino giallo dopo appena 4 minuti non lo ha condizionato e ha preso elogi e una piccola critica da Deschamps. I confronti con altri giocatori sono stati molteplici nella giornata di ieri. A molti ricorda Kanté perché è onnipresente in mezzo al campo, mentre altri lo hanno paragonato a Nainggolan. De Rossi ha scommesso su di lui e senza pensarci due volte ha fatto il suo nome a Ghisolfi. La Roma lo ha preso l'ultimo giorno di mercato sorpassando il Milan (piaceva anche al Napoli) chiudendo l'affare sulla base di un prestito con obbligo di riscatto fissato a 20 milioni tra parte fissa e bonus. È il centrocampista che mancava ai giallorossi. Può giocare ovunque in mezzo al campo, veloce, bravo a saltare l'uomo e nel portare il pallone. Non è un caso che Daniele De Rossi lo abbia voluto fortemente rinunciando a Bove. È il profilo adatto per risollevare una squadra che nelle prime uscite è sembrata poco aggressiva in mezzo al campo. Koné è pronto per mettersi a disposizione: "Mi piace sia difendere sia attaccare, mi trovo a mio agio con il pallone tra i piedi". Avrà anche tempo per conoscere Roma. Al momento abita in un hotel dell'Eur ed è a caccia di una nuova sistemazione.
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