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«Roma, puoi vincerle tutte»

(Il Messaggero – U.Trani) «Teoricamente possiamo vincere tutte le partite che restano e quindi anche il campionato. Siamo forti e dobbiamo lottare con tutte».

Redazione

(Il Messaggero - U.Trani) «Teoricamente possiamo vincere tutte le partite che restano e quindi anche il campionato. Siamo forti e dobbiamo lottare con tutte». La sfida di Zdenek Zeman è solo lì. Avanti e mai dietro. Vuole riprendere chi lo precede in classifica e chiede più gol alla Roma dopo il raccolto minimo di Pescara con quel misero 1 a 0 che proprio non gli va giù. Non cambia idea, dunque, nemmeno arrivando sul campo del Siena che non prende reti da cinque match, compreso quello di Coppa Italia. Spera che l’attacco della Roma si scateni e poco gli importa se la difesa da due gare non subisce reti: «E’ successo solo perché non abbiamo commesso più gli errori che facevamo prima e che erano sempre individuali».

Zeman insiste molto sull’atteggiamento della Roma, capace di due vittorie di fila, chiarendo di non aver cambiato niente tatticamente: «Dall’inizio cerchiamo di giocare un certo tipo di calcio. Magari negli ultimi tempi, perché non ha preso gol, sembra che abbiamo fatto meglio di prima. Per me la squadra si è sempre espressa abbastanza bene. Forse a Pescara meno che in altri incontri». Difende ancora di più il ruolo che in passato affidò a Totti e che considera sempre lo stesso. «Gioca nell’identica posizione di tredici anni fa. E’ un super attaccante, come dimostrano i tiri in porta: sono già più di cinquanta...»

La Roma è a 5 punti dal terzo posto e sabato sera all’Olimpico ospiterà proprio la Fiorentina per lo scontro diretto da Champion. Zeman, però, non guarda il calendario: «Dopo il trittico, avremo altre partite che sono ancora più importanti. Quindi quella che conta è sempre la prima».

Sui singoli è definitivo. «Osvaldo ha fastidio da tempo. Nonostante questo penso che abbia fatto pure qualche gara buona. E’ sicuramente frenato dal problema, anche se la prestazione negativa di Pescara non dipende tanto dall’infortunio. Sul piano tattico e fisico non ha reso. Lui e Destro funzionano meglio se giocano più distanti. Si sentono centravanti, ma la formula con due punte non va, lo abbiamo visto in nazionale». Complimenti, per l’impegno, all’ex attaccante del Siena: «E’ importante, ma per esserlo deve lavorare per la squadra. Ultimamente lo sta facendo, anche in allenamento». Può rilanciare Tachtsidis: «E’ più regista di Bradley che ha fatto bene in queste due partite in fase difensiva e che come De Rossi è più di rottura». «Il campo piccolo è un vantaggio: possiamo fare meglio il pressing. Sarebbe più difficile al Nou Camp che è largo» avverte Zeman, anche se le misure del Franchi sul sito della Lega sono uguali a quelle dell’Olimpico.

Il vero pericolo, nel modulo di Cosmi, può venire dalle corsie. «Hanno esterni che partono dal basso, dovremmo stringere la difesa di più rispetto al solito».