Qualità e fisicità: un binomio che spesso nel calcio fa pensare a due binari paralleli. La scommessa di Monchi è invece farli coincidere, come scrive Stefano Carina su Il Messaggero. La nuova Roma che sta nascendo, sta cercando infatti di abbinare queste due caratteristiche. L’emblema è Pastore (187 centimetri), giocatore dai piedi sublimi ma dotato di un’altezza al di sopra della media. Oltre all’argentino, Mirante (193 cm), Zaniolo (190), Marcano (189), Cristante (187), Santon (186), Bianda (185cm) alzano l’asticella giallorossa, con Coric e Kluivert piacevoli eccezioni.
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Roma, largo ai watussi: rosa di qualità e fisica
Sette dei nove acquisti superano abbondantemente i centottanta centimetri di altezza
Una squadra che anche grazie all’arrivo degli ultimi arrivati, somiglia sempre più ad un gruppo di corazzieri: Alisson (191), Kolarov (187), Fazio (195), Manolas (189), Jesus (185), Karsdorp (185), Strootman (186), Pellegrini (186), Gonalons (187), De Rossi (185), Dzeko (193), Schick (187).
Numeri che ad un primo sguardo sommario e superficiale,potrebbero lasciare indifferenti. Ma se sommati ad alcune statistiche, acquisiscono di colpo maggiore rilevanza. Una su tutti: lo scorso anno la Roma è stata la seconda squadra per calci d’angolo conquistati (262), appena dietro l’Inter (289). Ma se inerazzurri sono poi riusciti a mantenere la leadership dei gol segnati di testa (15 reti), chenormalmente arrivano da palla ferma o da cross (dove la squadra di Di Francesco è leader, 353, davanti ai nerazzurri, 348), i giallorossi sono scivolati addirittura all’ottavo posto, insieme a Milan e Torino, con appena nove marcature (di cui 5 targate Dzeko).
Oltre all’addestramento durante la settimana, potrebbe aiutare: Cristante, ad esempio, dei 9 gol segnati lo scorso anno con l’Atalanta, tre li ha siglati di testa. Marcano è un altro che quando il pallone si alza sa farsi rispettare. Sia dietro che nell’area avversaria (11 gol nei quattro anni al Porto).
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