Roma, De Rossi licenziato. Tifosi delusi e arrabbiati “Per sempre uno di noi”

Un deja-vu. Duecentoquarantasei giorni dopo il licenziamento di Mourinho, i tifosi romanisti si sono svegliati, o hanno fatto colazione, con mani e occhi su telefonini straripanti di messaggi: "Cacciato Daniele De Rossi". Uno choc in piena regola, nonostante i pessimi risultati di inizio stagione non facessero certo immaginare un clima da baci e abbracci tra l'ex Capitan Futuro e la società, scrive Romolo Buffoni su Il Messaggero. A qualcuno sono anche saltati i nervi: c'è chi è andato a Trigoria a urlare il malcontento e c'è chi, come racconta il quotidiano online La Capitale, in via dei Giornalisti avrebbe preso a pugni un operatore Ama al termine di una discussione sulla "notizia del giorno". Al Roma Club Testaccio, oltre alla Curva Sud tradizionale pancia del tifo romanista, l'atmosfera è pesante, quasi funebre. La sala è praticamente deserta. Non c'è voglia di parlare. E il volume si alza quando viene ufficializzato il successore: Ivan Juric. L'ex allenatore del Torino non è certo un nome in grado di lenire il dolore. Intasati, ovviamente, anche i social. Soprattutto l'account ufficiale della As Roma dove la notizia viene data con un anonimo "Nota del club".  I commenti sono uno tsunami di dissenso. "Ancora un azzeramento delle ambizioni e delle progettualità - commenta Paolo Brescia - Che pena. Che imbarazzo. Altro che Champions. Siamo proprio sotto terra".

"È un giorno brutto, bruttissimo per noi tifosi. Daniele De Rossi aveva acceso una bella luce su un progetto affascinante. Perché sia stato bruscamente esonerato per molti di noi romanisti è per ora un mistero. E forse mistero resterà. Tutta la mia solidarietà a De Rossi. Gli auguro tutta la fortuna che merita", sono le parole di Nicola Piovani, pianista, compositore e direttore d'orchestra con la Roma nel cuore.