rassegna stampa

Roma, cambio di velocità

Di Francesco modifica il modulo, i giallorossi a Verona tornano alla vittoria dopo un digiuno lungo 49 giorni

Redazione

La Roma finisce il suo digiuno al Bentegodi e, anche se il 1° successo del 2018 è di misura (1-0) e contro il Verona penultimo, riappare lentamente anche il gioco.

Il patto di Di Francesco con il gruppo, coe scrive Ugo Trani su Il Messaggero, rilancia la Roma. Che, ritrovato il successo esterno dopo 3 mesi (l'ultimo al Franchi il 5 novembre contro la Fiorentina), esce dal tunnel più buio di questa gestione tecnica, imboccato il 16 dicembre dopo l'1 a 0 firmato nel recupero da Fazio contro il Cagliari: 7 partite, 4 ko e appena 3 pareggi. E torna a galla con il 4-2-3-1 che Spalletti usò per mettere al sicuro l'accesso diretto in Champions.

Il nuovo sistema di gioco, nel primo tempo, ha permesso ai giallorossi di presentarsi con frequenza e disinvoltura al tiro. Bene Strootman da mediano in tandem con Pellegrini. E più coinvolti Nainggolan, tornato a fare il trequartista, e Dzeko, attivo sia dentro l'area che fuori. Solo il centrocampista ha però raccolto consensi, lasciando le solite critiche al centravanti che ha sprecato 2 chance abbastanza semplici da concretizzare.

E' stato il giovane Under a prendersi il merito di aver spinto la Roma oltre la crisi. Sinistro potente e anche piazzato, dopo il dribbling vincente su Fares dopo 43 secondi, il gol più veloce dei giallorossidal 2012, rete di Totti contro il Cesena (30). Poi la Roma ha prodotto tante azioni e sbagliando in fase realizzativa.

La Roma, insomma, è ancora in cura. E Di Francesco sa che bisogna ritrovare in fretta la mira. Pellegrini, nervoso e quindi impreciso, si fa cacciare per l'inutile entrata da dietro su Matos al 7' della ripresa. Il fallo è venuto subito dopo la discussione con Manolas che gli ha chiesto platealmente maggiore personalità nella gestione del pallone e il diverbio con l'allenatore che è sbottato dopo l'ennesimo lancio a vuoto.

La Roma rimane in pieno controllo e non rischia: 13° clean sheet stagionale. Anzi ha con Dzeko e Strootman, lanciato da Defrel in campo nel finale per il centravanti, le chance per il raddoppio.