rassegna stampa

Roma a carte scoperte

Dal secondo posto da difendere al contratto di Spalletti e ai rinnovi di De Rossi e Totti: basta parole, fuori la verità

Redazione

Alla Roma l'attesa rischia di diventare controproducente. Pallotta, soprattutto nella scelta dei ruoli cruciali, deve giocare a carte scoperte. Non ha altra scelta, per dare in fretta un senso alla programmazione della stagione che verrà e per riacquistare credibilità, come scrive Ugo Trani su Il Messaggero.

Allenatore, direttore sportivo e rosa sono gli interrogativi che aleggiano su Trigoria.  E' vero che, mancando ancora 6 giornate al traguardo, c'è comunque da difendere il 2° posto, con il Napoli che si è pericolosamente riavvicinato (-2). Ma saranno Spalletti e i giocatori a preoccuparsi dell'obiettivo irrinunciabile per la proprietà Usa: toccherà a loro evitare che la stagione sia davvero fallimentare. In gioco c'è la loro immagine di professionisti. Il presidente giallorosso, appoggiandosi ai suoi numerosi manager sparpagliati sul pianeta, ha però l'obbligo di intervenire con lucidità e rapidità per dimostrare di essere in grado di gestire l'ennesima rivoluzione.

Spalletti si è già chiamato fuori da tempo. E i collaboratori di Pallotta, incassando l'addio, si sono adeguati, cominciando le consultazioni per assumere il successore del toscano. Che, a questo punto, farebbe bene a ufficializzare anche pubblicamente la sua decisione. A Milano lo danno come prima scelta dell'Inter.  Pallotta ha incaricato Baldini di trovare l'erede di Lucio. Di incontri ne ha avuti diversi: Sarri è il suo preferito, ma tiene in ballo anche Emery, Gasperini, Montella e Mancini (l'unico svincolato). C'è chi sostiene che aspetti solo un segnale da Guardiola, avvicinato senza successo pure in passato, per piazzare il colpo ad effetto.

E Monchi? E' l'uomo individuato dalla Roma per diventare l'erede di Sabatini, ma ancora non si espone nemmeno lui. Pallotta farebbe bene a ufficializzare il ds spagnolo, anche per non far pensare che lo stesso stia aspettando la proposta di un club più prestigioso.

Gasperini, proprio sabato pomeriggio all'Olimpico, ha spiegato in pubblico di non voler passare come "terza scelta". In privato, con il management di Pallotta, è stato invece inequivocabile: "Sì al rinnovamento, non al ridimensionamento". Anche lui ha saputo che Manolas andrà via. Ma avrebbe voluto rassicurazioni sulla conferma di 5 titolari: Nainggolan (in bilico), di Strootman (in attesa del prolungamento di contratto: 3 milioni all'anno fino al 2021), di Ruediger e di Emerson. E, ovviamente, di De Rossi.