La primavera romanista è iniziata in anticipo. Nove gol nelle ultime tre gare, sedici nelle ultime sei. Numeri che hanno permesso alla squadra di Di Francesco – scivolata ad un certo punto del torneo al nono posto nella speciale graduatoria degli attacchi più prolifici della serie A – di risalire al quarto con 49 reti, come riporta Stefano Carna su Il Messaggero.
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Ritrovato l’amico gol
Nove reti nelle ultime tre gare di campionato dopo un periodo di scarsa mira e pochi punti. Quattordici i marcatori della Roma con Dzeko che ha firmato il 27% del bottino complessivo
La ritrovata vena dei propri attaccanti ha permesso a Di Francesco nelle ultime 8 gare di viaggiare ad una media di 2.25 punti, che corrisponde ad un significativo +0,22 rispetto allo standard complessivo tenuto dalla squadra nel torneo. Se è vero che rispetto alla passata stagione Eusebio è in ritardo di 6 punti, non va dimenticato che paragonando il suo trend con la seconda annata di Garcia (quella che terminò bissando il secondo posto) gode ancora di 3 lunghezze e di 9 gol di vantaggio.
C’è un altro dato che fa capire come gli attaccanti abbiano aggiustato la mira. Paradossalmente la Roma nelle 11 gare dove ha segnato meno, tirava di più in porta rispetto a quanto ha fatto nelle ultime 6: 162 tiri (media 14,7 a gara) a 77 (12,8). La partita che fotografa meglio questa inversione ad U è quella di Champions contro lo Shakhtar all’Olimpico: prima conclusione in porta al 52′, 1-0 e qualificazione in tasca.
Di Francesco, però, si gode i 14 diversi marcatori, consapevole che oltre a Dzeko (che ha segnato comunque il 27% dei gol della squadra: 13 su 49), anche gli altri attaccanti hanno iniziato a lasciare il segno. Ottimo il segnale di Nainggolan: va bene gli assist (sono già 7), la partecipazione alla manovra, la corsa e lo spirito di sacrificio. Ritrovare però Radja decisivo anche in zona-gol.
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