Scorrendo le pagine del grande libro della Storia dellaRoma, si può scoprire che il 9 maggio del 1937, un ragazzino di meno di 16 anni, Amedeo Amadei, nato a Frascati il 26 luglio del 1921,mise a segno la sua prima rete con la maglia giallorossa, in casa della Lucchese, 5-1 per i toscani. Un gol che ancora oggi consente all’indimenticato Fornaretto di essere il più giovane calciatore ad aver timbrato il cartellino nella massima serie. Settantotto anni esatti dopo quella partita, 9 maggio 2015, Roma in casa del Milan con due romani in campo, De Rossi, capitano di serata, e Florenzi, e uno (inizialmente) in panchina, Totti. Un segnale di continuità territoriale, che nella Roma ha da sempre un forte valore. Ma, a ben vedere, sarebbe stato necessario anche un altro Amadei. Cioè un attaccante in grado di far gol con facilità e continuità, cosa che nella squadra di Rudi Garcia continua ad essere molto problematica. Dopo aver seriamente rischiato di beccare la rete del Milan, superbo due volte De Sanctis, la Roma è addirittura riuscita nella complicatissima impresa di regalare la prima gioia assoluta in Italia a van Ginkel, uno che neppure credeva ai propri occhi dopo aver visto il pallone in fondo al sacco romanista. E così, all’intervallo, Roma in svantaggio contro un Milan reduce da sconfitte e critiche, e con all’attivo soltanto un palo colpito da Manolas su azione di palla inattiva.
rassegna stampa
La ridicola abilità di resuscitare chi è in crisi
Una Roma brutta, poco efficace, per dirla alla Rudi, e vulnerabilissima dietro. L’esatto contrario di ciò che serviva per continuare a sperare nel secondo posto
Per il resto, lì davanti una autentica desolazione, con Gervinho presto negli spogliatoi per l’ennesimo infortunio di natura muscolare. Una Roma brutta, poco efficace, per dirla alla Rudi, e vulnerabilissima dietro. L’esatto contrario di ciò che serviva per continuare a sperare nel secondo posto, cioè Champions League diretta e tanti soldi.
LA VENDETTA DEL CACCIATO E, dopo aver fatto divertire van Ginkel, la Roma nella ripresa ha fatto divertire anche Destro, quello cacciato da Trigoria a gennaio perché non adatto alla causa giallorossa. Storica, si sa, la capacità della squadra giallorossa di rilanciare tutto e tutti, e di collezionare pessime figure. La prestazione offerta contro il Milan è stata per oltre un’ora imbarazzante: una cosa allucinante la pochezza espressa in entrambe le fasi. Farsi irridere dal Milan, che non aveva più nulla da chiedere al campionato dopo aver perso tutto, è stata una delle imprese più umilianti (per i tifosi, ovvio) degli ultimi tempi. Sarebbe servito un altro Amadei, come detto, ma a dire il vero sarebbero serviti tutt’altri giocatori al posto di quelli che ieri sera sono andati in campo con la maglia della Roma. Disonorandola un’altra volta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA