Il sottofondo ideale, per una notte del genere, sarebbe la sera dei miracoli di Lucio Dalla. Perché raggiungere la Champions, dopo aver visto a soli tre punti il baratro della Serie B sarebbe un'impresa. Non basterà vincere a Torino per tagliare il traguardo. Per le fanfare e i milioni che rimettono a posto i bilanci, servirà che l’ex Di Francesco fermi la Juventus. Basterebbe un pareggio. Se non un miracolo, un mezzo miracolo. Che avrebbe il volto di Ranieri. Se per il sesto anno consecutivo si resterà fuori dalla Champions, bisognerà aprire una profonda una riflessione. Vincendo il secondo scudetto in tre anni, il Napoli dimostra che il calcio, nella sua complessità, è materia semplice. Si sceglie un allenatore con la A maiuscola, lo si accontenta sul mercato non prendendogli 10 calciatori ma i tre che chiede e lo si appoggia nei momenti di difficoltà. La speranza - scrive Stefano Carina su 'Il Messaggero' - quindi è che un uomo navigato come Ranieri lo abbia fatto capire ai Friedkin. Oggi, nonostante le centinaia di milioni spesi, Dan e Ryan hanno visto andare in Champions l'Inter, il Milan, il Napoli, la Juventus, l’Atalanta e addirittura il Bologna. Con la scure del settlement agreement ma con una ventina di milioni in più, grazie alla promozione del Sunderland che così si terrà Le Fée. Un punto di ripartenza, l'ennesimo, che dovrà andare di pari passo con la vittoria a Torino questa sera.
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Il Messaggero
Ranieri saluta e spera in Di Francesco. La Champions passa da Venezia
I giallorossi devono vincere contro il Torino e sperare che la Juve non faccia tre punti contro i veneti
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