IL MESSAGGERO

Ranieri in azzurro, il sì inguaia Gasp

Ranieri in azzurro, il sì inguaia Gasp - immagine 1
Il pressing del Presidente Gravina ha convinto Claudio. Per dribblare la norma che vieta il doppio incarico, sarà consulente personale dei Friedkin e non della Roma
Redazione

Il prescelto Claudio Ranieri. L'uomo che non va convinto ma aiutato ad infilarsi in un sogno, purché alla lunga non diventi un incubo. La FIGC ha scelto lui come sostituto di Spalletti. Claudio è la persona giusta nelle situazioni traumatiche e l'Italia ribolle di problemi con un Mondiale da raggiungere. L'uomo giusto che però è legato ad una società: la Roma. Attualmente è sotto contratto come allenatore fino al 30 giugno: poi scatterà l'accorso come senior advisor, un vincolo risolvibile e non indissolubile. A 73 anni, Ranieri ha voglia di allenare la Nazionale, inutile negarlo. Claudio sarà consigliere personale non della Roma, ma dei Friedkin: un cavillo, che sa tanto di scappatoia per aggirare il regolamento. Come riportato da Alessandro Angeloni su il Messaggero, il tutto però dovrà essere metabolizzato a Trigoria e dai tifosi, che ad oggi non hanno digerito bene questa mossa della Federazione. Ranieri in questi ultimi giorni è stato investito di un ruolo centrale che va al di là dell'etichetta di Senior Advisor. Da come si muove, è una sorta di DG occulto, capace di venire incontro a Svilar ed essere garante per Gasperini. Qui, si apre un altro capitolo spinoso: il tecnico piemontese non ha bisogno di badanti, ma cambiare le carte in tavola non può avergli fatto piacere. E ieri, a domanda diretta ad un evento benefico a Bergamo, ha preferito tergiversare: "Vediamo che succede, deve decidere lui". Se è per questo, Ranieri ha già deciso