(Il Messaggero - Curva Sud/ P.Liguori) - Si decide se tutti devono avere sempre paura dei colori giallorossi, o se dobbiamo accontentarci di vittorie prestigiose, ma sporadiche, come quella di S. Siro. E non è questione di risultato. Stasera è questione di gioco più che mai, di autorevolezza e di continuità. Abbiamo letto e sentito in questi giorni che la Roma attuale non sembra ancora una squadra di Zeman. Verissimo. Ma non per le diagonali, la tattica, l'attacco degli spazi dietro la difesa avversaria.
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Prove di grandezza e continuità
(Il Messaggero – Curva Sud/ P.Liguori) – Si decide se tutti devono avere sempre paura dei colori giallorossi, o se dobbiamo accontentarci di vittorie prestigiose, ma sporadiche, come quella di S. Siro.
No, questa Roma non è ancora zemaniana perché attacca a ondate, indipendentemente dagli avversari. Le squadre di Zeman fanno girare la palla con l'unico scopo di farla entrare nella porta avversaria. Una mania, una fissazione. E non fanno arrembaggi, tanto improduttivi quanto rischiosi. Si schierano fin dal primo minuto dal centrocampo in avanti senza paura. È un calcio senza calcoli che, quando vince lascia senza fiato e quando perde lo fa alla grande, lasciando l'impressione che ci siamo divertiti lo stesso e la prossima volta saranno guai per tutti. Con Zeman non si perde per una papera, perché si segna sempre qualche gol in più. O almeno si lascia l'impressione di poterlo fare sempre. Ecco, noi la vorremmo vedere così, la Roma stasera. [...]
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