Rassegnati, mai. Ma molto preoccupati, adesso lo siamo un po’ tutti. Il limite dell’incomprensione tra i tifosi la società e la conduzione tecnica è stato ampiamente superato. Abbiamo registrato deficit di gioco, da gennaio in poi, deficit di atteggiamento in qualche occasione, come Parma e Atalanta. Abbiamo messo in conto una debolezza da parte della società e incassato una campagna acquisti di gennaio completamente sballata. Ma adesso siamo di fronte ad un problema semplice ed evidente. La Roma non ha più neppure uno che segni con facilità. E senza gol nel calcio non c’è futuro. Il problema deve essere noto anche a Garcia, perché i suoi ripetuti cambi di modulo sembrano mettere al centro proprio il tentativo di arrivare in porta in modo diverso da una punta che non abbiamo.
rassegna stampa
Preoccupati sì rassegnati mai
È difficile credere in un miracoloso rovesciamento e il vero paradosso è che siamo costretti a scrivere che perfino contro il Sassuolo serve una grande impresa
Ma, come si è visto a Milano, non basta neppure avere il dominio del centrocampo, è necessario un finalizzatore, altrimenti è tutto inutile. Così, ad un passo dal traguardo ci troviamo in una involuzione totale: di gioco, di risultati e di rendimenti individuali. Neppure il più pessimista avrebbe potuto immaginarlo. Quando diventano “casi” Pjanic, Gervinho e Nainggolan, siamo alla frutta; quando il Capitano è costretto a giocare più di quanto dovrebbe, andiamo oltre l’immaginazione. È difficile credere in un miracoloso rovesciamento e il vero paradosso è che siamo costretti a scrivere che perfino contro il Sassuolo serve una grande impresa.
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