rassegna stampa

Pallotta, la forza dell’ottimismo

(Il Messaggero – M.Ferretti) – Un venerdì con il piede pigiato sull’acceleratore, per James Pallotta. Accompagnato dall’ad Mark Pannes, il presidente della Roma ha fatto il suo ingresso al Bernardini, ieri mattina, quando...

Redazione

(Il Messaggero - M.Ferretti) - Un venerdì con il piede pigiato sull’acceleratore, per James Pallotta. Accompagnato dall’ad Mark Pannes, il presidente della Roma ha fatto il suo ingresso al Bernardini, ieri mattina, quando mancavano venti minuti a mezzogiorno. Elegante, abito scuro, camicia bianca senza cravatta, sorridente, Pallotta si è immediatamente ficcato nella palazzina color crema dell’impianto di Trigoria quindi, dopo aver salutato tutto il suo management, si è infilato negli spogliatoi, raggiungendo Zdenek Zeman e i suoi giocatori che avevano da poco terminato l’allenamento. E che erano in procinto di indossare la divisa di gara per la foto ufficiale. Un appuntamento via via rinviato proprio per farlo coincidere con l’arrivo a Roma del presidente.

In realtà, l’incontro di ieri con la squadra era previsto prima dell’inizio dell’allenamento solo che Pallotta ha avuto un contrattempo ed è arrivato a Trigoria quando il lavoro del mattino era terminato. Non ha fatto, il presidente, un discorso vero e proprio alla squadra: in attesa di mettersi in posa davanti al fotografo, lì sul campo Di Bartolomei, Pallotta si è intrattenuto con i suoi giocatori, scherzando e ridendo con tutti.

Tanti piccoli colloqui individuali. Molto caloroso l’incontro con Francesco Totti, abbracciato e baciato: Jim, contando sull’aiuto dell’avvocato Mauro Baldissoni, ha chiesto al capitano ogni tipo di informazione sulle sue condizioni, sulla squadra, su tutto. E, anche in questo caso, Pallotta ha chiuso con pacche sulle spalle e tanto ottimismo. La stessa cosa è accaduta con Zeman, rimasto a colloquio con il presidente per una manciata di minuti. Oppure con i neo papà Lopez e Bradley. Grandi iniezioni di fiducia, insomma. Dopo giorni di musi lunghi, ieri a Trigoria è tornato a farla da padrone il sorriso. E Jim, in questo clima molto disteso, ne addirittura ha approfittato per confrontare la sua play list, pubblicata sul sito ufficiale della società (al primo posto c’è Paradise City dei Guns N' Roses), con quella di Osvaldo, un rockettaro assoluto. Al momento dello scatto per la foto, Pallotta, unico dirigente in mezzo alla squadra, si è piazzato tra Zeman e De Rossi; successivamente si è prestato per un altro scatto e stavolta a fargli compagnia c’era Pannes. Il presidente ha pranzato a due passi dalla squadra poi, mentre gli uomini di Zeman stavano riposando prima dell’allenamento del pomeriggio, ha preso parte al cda della società, per la prima volta dal vivo e non in videoconferenza da Boston.

Durante il cda, Pallotta ha preso atto di una perdita d'esercizio (chiuso il 30 giugno) quasi raddoppiata, 58,4 milioni di euro (30,7 mln un anno fa) mentre i ricavi sono scesi del 19% a 115,9 milioni (da 143,8 mln). E lì i sorrisi sono stati un po’ meno intensi.

Siparietto divertente, però, al momento dell’uscita di Pallotta dal Bernardini. Il presidente è stato fermato da alcuni tifosi appostati fuori dal cancellone verde, si è intrattenuto a firmare autografi e a un certo punto uno di quei tifosi gli ha consegnato una busta contenente il curriculum-vitae del figlio. «Magari me lo prende alla Roma...», il commento del papà-tifoso. In serata, Pallotta è stato a cena ospite dell’avvocato Roberto Cappelli in compagnia, fra gli altri, del sindaco Alemanno e non v’è dubbio che i due abbiano parlato di stadio, punto fermo del progetto americano. «Pallotta ha promesso che stringerà i tempi per la costruzione del nuovo stadio della Roma, come ci aspettavamo. La zona? Mi ha detto che stanno trattando, ma anche che chiuderanno in fretta. Sicuramente entro novembre si parte. Noi abbiamo fatto di tutto, ora tocca a loro, devono sbrigarsi. I tifosi hanno bisogno dello stadio», le parole del sindaco Alemanno.

Oggi, secondo quanto comunicato dalla società, Pallotta sarà a Trigoria praticamente dalla mattina al tardo pomeriggio: questo perché prima presenzierà all’allenamento della squadra di Zeman in vista della partita di domani contro l’Atalanta poi accoglierà quelli della Hall of Fame che, all’ora del caffè, saranno al Bernardini. Un bagno nella storia della Roma, per lo statunitense James. Che domani sarà all’Olimpico, sperando di poter salutare la prima vittoria casalinga della sua Roma e di gettare nel dimenticatoio le sei partite di fila (quattro pareggi e due sconfitte) alle pendici di Monte Mario senza i tre punti.