(Il Messaggero - M.Ferretti) - San Siro non gli porta bene. O, forse, San Siro non c’entra niente, visto che con quello rimediato martedì sera contro la Danimarca è salito a otto il numero dei suoi cartellini rossi.Dani Osvaldo, comunque, è riuscito nella complicatissima impresa di farsi cacciare per due volte di fila dal campo milanese: era accaduto lo scorso 2 settembre nella partita contro l’Inter; è accaduto di nuovo l’altra sera con la maglia azzurra. L’unica differenza sta nel fatto che contro l’Inter l’arbitro Bergonzi lo mandò in anticipo negli spogliatoi per doppia ammonizione, mentre contro la Danimarca si è beccato il rosso diretto per una manata in faccia Stokholm.
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Osvaldo non perde il vizio
(Il Messaggero – M.Ferretti) – San Siro non gli porta bene. O, forse, San Siro non c’entra niente, visto che con quello rimediato martedì sera contro la Danimarca è salito a otto il numero dei suoi cartellini rossi.
Otto rossi in carriera, s’è detto. Quattro espulsioni dirette e altrettante per doppia ammonizione. In due casi due gialli addirittura da subentrante, con record di minuti giocati, solo 29, durante Juventus-Fiorentina 2-3 del marzo 2008. Le cose sono andate un po’ meglio nel gennaio dell’anno successivo quando, durante Fiorentina-Lecce 1-2, riuscì a collezionare due gialli nel giro di 41 minuti. Martedì sera contro la Danimarca un rosso che gli costerà carissimo, visto che sono in molti a pronosticargli almeno tre turni di squalifica.
In campo internazionale, dopo un’espulsione per comportamento scorretto, si è sempre viaggiato su quelle cifre. E questo significa che, se venissero confermate le tre giornate, Osvaldo potrà tornare in azzurro soltanto nel settembre del prossimo anno, in occasione della partita del 10 contro la Repubblica Ceca. A patto che il ct Cesare Prandelli, che non ha assolutamente mandato giù il fattaccio di Milano, abbia ancora intenzione di convocarlo: c’è un codice etico di mezzo, oltre ovviamente al rendimento dell’attaccante. Insomma, Osvaldo in dieci secondi abbondanti del secondo tempo si è giocato un sacco di cose. Ha sprecato quanto di buono aveva fatto in precedenza, cioè i gol in Bulgaria e Armenia, dopo aver faticosamente riconquistato un posto, e da titolare, nell’Italia. Impensabile che Prandelli lo possa convocare da squalificato per qualche amichevole.
Archiviato il doppio impegno con la nazionale, Osvaldo ieri è tornato a Trigoria per cominciare a preparare la partita di domenica sera in casa del Genoa. Impossibile, al momento, ipotizzare un suo utilizzo o meno, considerato quanto accaduto in occasione di Roma-Atalanta. Da un punto di vista fisico non ha alcun tipo di problema, ma resta da capire quale sarà il metodo che verrà usato dal boemo per valutare il giocatore, tutti i giocatori. Anche Destro è rientrato in gruppo soltanto ieri, quindi entrambi gli attaccanti hanno soltanto tre giorni (oggi, domani e sabato) per convincere l’allenatore a mandarlo in campo. Uno dei due, per forza di cose, a Genova sarà titolare.
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